Recensione in Anteprima: "TUTTO QUELLO DI CUI HO BISOGNO" di K.A.Linde.

Genere: Erotico

Editore: Newton Compton

Pagine: 376

Prezzo: € 5,99 (ebook)

Uscita: 6 Ottobre 2017

Clay Maxwell è un donnaiolo attraente, intelligente, brillante, sempre alla ricerca di nuove conquiste. Ha condiviso il letto con molte donne, ma solo una è sempre stata la costante: Andrea. Le loro regole sono semplici. Quando sono insieme, esistono solo loro due. Quando sono separati, non ci sono regole. E funziona. Da dieci anni.
Ma uno di loro sta cambiando le carte in tavola...
Clay dovrà decidere se vale la pena di perdere l'unica donna che è sempre stata presente pur di non abbandonare la sua vita dissoluta.

La serie Record è così composta:
1. Non dirlo a nessuno ( Off the Record)
2. Il mio ricordo più bello (On the Record)

3. Una notte senza te (For the Record)

4. TUTTO QUELLO DI CUI HO BISOGNO (Struck from the Record)
5. Broken Record

L’autore:

K.A. Linde, cresciuta in una base militare, ha vissuto in varie località degli Stati Uniti e dell’Australia. Mentre studiava scienze politiche e filosofia all’Università della Georgia, ha fondato anche il Georgia Dance Team, compagnia di danza che dirige ancora oggi. È l’autrice della saga di grande successo Avoiding Series, di cui la Newton Compton ha già pubblicato Senza compromessi, Sette giorni di te, e, in e-book, Ora o mai più e Ti vorrei ma non posso. Attualmente vive ad Athens, in Georgia, con il fidanzato e due cani. Per maggiori informazioni, visitate il suo sito www.kalinde.com e le sue pagine Facebook e Twitter.

Ho trovato difficile adattarmi alla storia di questo libro. Lo sviluppo delle vicende di Clay e Andrea è stato ripetitivo e un po’ noioso. Devo ammettere che ho fatto fatica a stargli dietro. Era, insomma, qualcosa che poteva essere analizzato ed essersi evoluto in minor tempo e con alcune pagine in meno.

Clay e Andrea li ricordiamo dal libro incentrato su Brady e Liz. Entrambi sono amici sin da adolescenti. A soli tredici anni, infatti, si sono ritrovati sulla spiaggia vicino alla loro dimora estiva. È subito amore tra i due. Dopo il primo bacio, Clay e Andrea fanno insieme tutte le loro prime esperienze fino al momento in cui, al primo anno di università a Yale, decidono di diventare ufficialmente una coppia.

Li troviamo quindi dieci anni dopo. Entrambi persone di successo, lui avvocato, lei collezionista d’arte, portano avanti ormai da tempo un rapporto un tantino peculiare. Possono frequentare chi vogliono, a patto che poi tornino sempre l’uno dall’altra. Una relazione aperta, insomma. Clay e Andrea ci giocano su questo, si stuzzicano, si provocano, spingendosi inevitabilmente sempre tra le braccia l’uno dell’altro. L’amore, in fondo, c’è e c’è sempre stato, sebbene i due protagonisti siano però convinti che questa situazione nel corso del tempo li abbia salvati da una terribile rottura. Tra di loro c’è anche il rispetto e una conoscenza profonda che si ottiene solo dopo una lunga frequentazione. Piccoli dettagli, insomma, che nessun altro conosce, come il timore di lei di diventare come i genitori e la volontà di lui di accontentare il padre, seguendo alla lettera ciò che gli ha detto una volta casualmente da bambino.

La situazione assume un tratto differente quando Andrea rompe le regole, abbandonando un bar, dopo un loro gioco, in compagnia di un altro uomo, e Clay viene aggredito in un vicolo. I sentimenti qui tornano a galla in maniera prepotente, facendo rivalutare alla ragazza il proprio presente e futuro. Dopo l’incidente, però, la loro relazione va a gonfie vele. Nessuno dei due frequenta altri e vanno d’amore e d’accordo, facendo desiderare ad Andrea di più. È proprio questa epifania della protagonista che fa girare la storia.

Sebbene sia scritto molto bene, il libro non mi ha entusiasmata. Dopo un primo attimo, infatti, il mio stupore è andato scemando pian piano. Insomma, a tratti viene tirata troppo per le lunghe. La parte finale poteva essere più sintetica. Ho invece apprezzato il capitolo dal punto di vista di Andrea e l’epilogo, che ho trovato particolarmente tenero. Da metà libro in poi, però, l’armonia si spezza e alcune parti diventano decisamente un po’ “troppo”. Gli ultimi capitoli, devo ammetterlo, ho fatto fatica a leggerli. Ho preferito la storia di Brady e Liz alla fine dei conti, anche se “Tutto quello di cui ho bisogno” racconta vicende molto romantiche, lasciando anche un messaggio ai lettori. Mai svalutarsi o vivere seguendo le regole degli altri. Basta solo essere se stessi e cercare di seguire i propri desideri.