Sinossi:
Per Aurora Scalviati, la giovane profiler della polizia di Sparvara, i colleghi Bruno Colasanti, Tom Carelli e Silvia Sassi sono diventati la famiglia che non ha mai avuto. Ma tutto è destinato a cambiare con il ritrovamento, alla Certosa di Bologna, del cadavere di un uomo senza nome né documenti di riconoscimento. Gli unici indizi sono la bocca cucita e un tatuaggio sul petto con il nome di Aurora, eseguito postmortem...
Aurora Scalviati colpisce ancora! Questa volta in
‘Osservatore oscuro’.
«Esiste un meccanismo all’interno dei circuiti cerebrali di ogni creatura vivente, che individua i pericoli e gestisce le reazioni. Una sorta di osservatore oscuro che ha garantito la sopravvivenza delle specie per centinaia di milioni di anni, fin da molto prima della comparsa dell’uomo. So che quel controllore, adesso, ti sta dicendo che non costituiscono alcun pericolo per te.»
Per i lettori di Barbara Baraldi il cognome
Scalviati non sarà nuovo. Ritroviamo la vice ispettrice a Sparvara,
nell’Emilia, a quattro mesi di distanza dal caso Curzi. Non mancheranno i
protagonisti del primo volume: Bruno, Tom e Silvia e i colpi di scena con nuovi
colleghi.
Aurora viene convocata alla Certosa dove è stato
commesso un efferato omicidio: viene ritrovato un uomo con le costole
fratturate e aperte e con la bocca cucita. L’elemento a sorpresa è il tatuaggio
della vittima che riporta il nome di Aurora. Quindi i sospetti si concentrano
su di lei e sulla presunta pazzia della vice ispettrice. I dubbi verranno dissipati
con uno spettacolare intreccio di fatti e personaggi, descritti in modo sublime
dalla Baraldi.
«L’osservatore oscuro è l’alter ego negativo che ci portiamo dentro, quello che ci dice che non ce la faremo, quello che alimenta le nostre paranoie, gli incubi peggiori...»
La maestria dell’autrice si evince anche dalla
scelta del titolo e dall’accuratezza dei dettagli, che consentono al lettore di
entrare nel mondo dei profiler, degli identikit e dell’intuito della Scalviati
e dei suoi colleghi, come il burbero De Robertis o il familiare Stoner.
Personaggio chiave è il Mietitore, il killer della
Certosa, che si scoprirà avere molte questioni in sospeso con la giovane
profiler. Il Mietitore è il cattivo perfetto, colui che prevede ogni mossa. È
uno dei personaggi che rendono questo romanzo un gioiello del thriller. Le sue caratteristiche
lo rendono indubbiamente un personaggio completo e ben strutturato. Anche gli
altri personaggi sono ben caratterizzati.
Lo stile asciutto permette al lettore di entrare a
far parte di un mondo pericoloso e avvincente, dove la giustizia non sempre ha
la meglio e dove un nemico, nascosto nell’oscurità, può prendersi gioco della
vita altrui. L’alternanza tra azione, colpi di scena e descrizioni accurate
conferisce alla Baraldi un’indiscussa bravura e una lettura molto scorrevole,
che vi intrappolerà tra le pagine di questo straordinario romanzo.
«Il corpo dell’uomo era in posizione eretta, posto di fronte all’angolo di pietra, ma era come se lui stesso avesse le ali spiegate. Si trattava delle sue costole, che erano state separate dalla spina dorsale, spalancate e, insieme alla pelle della schiena, ancorate con dei ganci alle estremità della statua per farlo rimanere in piedi.Aveva indosso solo un paio di pantaloni. Anche i piedi erano scalzi. Le braccia erano posizionate davanti al ventre, con i polsi legati da fascette da elettricista, talmente strette da aver lasciato lesioni sulla pelle.La testa era reclinata in avanti, gli occhi semichiusi e i lineamenti contratti per le torture subite. Non aveva potuto gridare, perché le labbra erano state cucite insieme, con ago e filo.[…]
Sul petto, infatti, era tatuata una scritta. Una scritta composta in caratteri gotici simili a quelli degli antichi codici miniati degli amanuensi.Una scritta che gridava il suo nome.Aurora Scalviati, c’era scritto.»
Non vi resta che scoprire il collegamento tra un
morto senza nome e una giovane vice ispettrice di Sparvara. La Baraldi non vi
deluderà!
Si consiglia la lettura anche a chi non ha letto
il primo volume.
Lo comprerò sicuramente, il primo volume l'ho trovato bellissimo!
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