Recensione: IRRESISTIBILE di Rachel Gibson

1° libro della serie "Chinooks Hockey Team"

Prima di aiutare una sconosciuta a fuggire,
meglio sapere di chi si tratta

Genere: Romance Contemporaneo
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi Emozione - n° 26
Prezzo: € 4,50
Ebook: € 2,99
Ambientazione: America, Stati Uniti, oggi

Sinossi:

A causa di un’infanzia infelice Georgeanne Howard ha cercato la protezione di un marito ricco, molto più vecchio di lei. Ma al momento delle nozze si rende conto di non poter sposare un uomo che non ama. Così lo abbandona all’altare e per fuggire chiede l’aiuto di uno degli invitati, John Kowalsky, superstar dell’hockey. E troppo tardi questi si accorge di aver dato un passaggio proprio alla promessa sposa del proprietario della sua squadra. Ora vuole liberarsene, ma non prima di aver sfogato l’improvvisa passione che li sta travolgendo. Sette anni più tardi, John incontra di nuovo Georgeanne a una cena di beneficienza, scoprendo che da quella lontana notte è nata una figlia. Determinato a divenire parte della loro vita, dovrà però affrontare il boss e mettere a rischio la propria carriera…

La serie "Chinooks Hockey Team" è così composta:
1 - Simply Irresistible - IRRESISTIBILE
2 - See Jane Score
3 - The Trouble with Valentine's Day
4 - True Love and Other Disasters
5 - Nothing but Trouble
6 - Any Man of Mine

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RECENSIONE A CURA DI SOPHIE MARTIN:

"Irresistibile" (Simply Irresistible, pubblicato nel 1998) è il romanzo d’esordio di Rachel Gibson. Si tratta del primo romanzo della serie Chinooks (Chinooks Hockey Team), che ha come protagonisti i componenti dell’omonima squadra di hockey su ghiaccio della città di Seattle.

Rachel Gibson ci regala dei personaggi vivi, veri, che sembrano uscire dalle pagine tanto sono tangibili.

Abbandonata dalla madre alla nascita, l’infanzia di Georgeanne Howard non è stata semplice. E’ stata la nonna a prendersi cura di quella bambina problematica. Ma è soprattutto Georgeanne a lottare per essere “normale” e piacere sempre agli altri.

Nessuno avrebbe mai scoperto che lei era diversa, lei non l’avrebbe permesso, anche a costo di morire. Nessuno avrebbe mai scoperto che Georgeanne Howard aveva una disfunzione cerebrale.

Solo che all’epoca nessuno sapeva che la sua disfunzione cerebrale non era altro che dislessia.

Ottima la scelta del prologo che ci introduce la protagonista all’età di nove anni, quando viene alla luce il suo problema perché altrimenti, a primo impatto, Georgeanne avrebbe potuta risultare frivola, un’ochetta tutta tette e senza cervello. E noi non vogliamo una protagonista oca, non è vero? Invece, quando la vediamo abbandonare l’altare tutta trafelata, stretta in un tubino troppo piccolo e sproloquiando a tutto spiano con l’intento di farsi piacere dal bel John Kowalsky, ci fa quasi tenerezza.

Anche John, detto anche “Muro”, ha i suoi scheletri nell’armadio e troppo alcol nel corpo da quando ha perso prima il figlioletto nato prematuro e poi la moglie, morta suicida. Indurito dal passato, non si fa scrupoli a scaricare Georgeanne all’aeroporto dopo una notte di passioni.

I due si rincontreranno sette anni dopo e quando John vede il viso, ma soprattutto i profondi occhi blu scuro della piccola Lexie, (troppo simpatica!) ci mette solo pochi istanti per capire che quella bambina è sua figlia e altrettanto pochi per rendersi conto che non rinuncerebbe mai a lei. Chissà come la pensa invece la madre, ancora profondamente arrabbiata per essere stata mollata da John in quel modo, anni prima, quando pensava di piacergli… Il signor John Kowalsky si accorgerà presto di avere a che fare con una donna completamente diversa da come la ricorda.

Trattandosi di uno sport romance, non poteva certo mancare l’elemento tutto testosterone, in questo caso l’hockey. Abbiamo il piacere di conoscere altri componenti della squadra, tutti, come lo stesso John Kowalsky, superallenati, alti, con le spalle larghe e i toraci possenti e di assistere a una partita descritta così bene da farci sembrare di essere parte del pubblico, tra urla, imprecazioni e ghiaccio sollevato dalle lame sei pattini.

La scrittura di Rachel Gibson è molto scorrevole. Azioni e dialoghi si alternano a momenti di introspezione, mai troppo lunghi da risultare pesanti o noiosi. Ottima la sua capacità di rendere viva ogni scena grazie a descrizioni dettagliate senza però cadere nell’eccesso e, ciliegina sulla torta, troviamo quella giusta dose di ironia che rende il romanzo, e naturalmente anche John, “irresistibile”.

Chi ama la serie dei Chicago Stars della Phillips non può perdersi l’appuntamento con il Chinooks Hockey Team.