Recensione a confronto: "I LOVE SHOPPING A HOLLYWOOD" di Sophie Kinsella e "LONDON IN LOVE" di Melinda Miller.


Genere: Cick Lit
Editore: Mondadori
Collana: Omnibus
Pagine: 383
Prezzo: € 20,00
Uscita: 30 Settembre 2014

Sinossi:
Becky Bloomwood non sta più nella pelle, si è appena trasferita con la piccola Minnie nientemeno che a Hollywood, per stare al fianco del marito Luke che ha una nuova importante cliente, Sage Seymour, l¿attrice del momento, di cui lui curerà carriera e immagine. Per Becky è un sogno che si trasforma in realtà, ed è più che comprensibile che sia molto gasata: è convinta infatti che d'ora in poi potrà dare una svolta decisiva al suo lavoro di personal shopper per diventare invece la stilista personale di Sage... e perché no, la stilista più acclamata e ricercata da tutte le star... E poi ci sono così tante cose da fare e da vedere! Per fortuna arriva a darle una mano Suze, la sua fedele amica di sempre, che decide di raggiungerla con il marito. Tra location alla moda, red carpet, centri di meditazione e yoga per multimilionari e set cinematografici, Becky non vuole perdersi niente, d'altra parte non esiste solo lo shopping, ma spinta da troppo entusiasmo finisce per complicarsi la vita alleandosi con la grande rivale di Sage. Luke non lo sa, naturalmente, e Hollywood non perdona. Ben presto Becky scopre che le cose non sono affatto come sembrano. Riuscirà ancora una volta a tirarsi fuori dai guai grossi nei quali si è cacciata? Dopo quattro anni di assenza,I love shopping a Hollywood segna il graditissimo ritorno di Becky Bloomwood, mitica protagonista di ben sei romanzi della serie I Love Shopping. Ancora una volta, Sophie Kinsella non tradisce le aspettative di tutti i suoi fan tornando a stupirci con una storia divertentissima, costellata dalle innumerevoli disavventure della sua amatissima Becky.


La serie "I love Shopping" è così composta:
1 - 
I love shopping
2 - 
I love shopping a New York
3 - 
I love shopping in bianco
4 - 
I love shopping con mia sorella
5 - 
I love shopping per il baby
6 - 
I love mini shopping
7 - I LOVE SHOPPING A HOLLYWOOD



Per tutte le Sex & the City addicted. Per tutte le fan di Sophie Kinsella. Per tutte quelle che sognano di incontrare "quello giusto" su un meraviglioso stiletto tacco 12.



Genere: Romanzo Contemporaneo
Editore: Tre60
Pagine: 256
Prezzo: € 9,90
Ebook: € 6,99 
Uscita: 25 Settembre 


Sinossi
Lei è Lisa: trent'anni (o poco più), un fidanzato storico che l'ha appena lasciata e una gran voglia di ricominciare. E forse è possibile: trasferirsi a Londra, per un anno, a casa di un'amica. E poi chissà… Lui è Michele: trent'anni (o poco più), una fidanzata storica che sta per sposare, una vita da broker e una gran voglia di stabilità. Il suo sogno: lasciare Londra, dove lavora, e rientrare in Italia. E poi chissà… Le strade di Lisa e di Michele s'incrociano brevemente sul volo Milano-Londra (vicini di posto, si detestano all’istante), per dividersi, con grande sollievo di entrambi, a Heathrow. Ma il destino li farà incontrare di nuovo, a Notting Hill, tra gli scaffali di God Save the Heels, la boutique di scarpe vintage, stilosissime e griffatissime, dove Lisa lavora. Sullo sfondo di una Londra travolgentemente romantica, animata da personaggi indimenticabili ‒ da Palmer, l'eccentrico vicino di casa gay, a Marta, la fidanzata di Michele, perfettina e isterica, a Lady J, la celeb icona di stile, che mette all’asta la sua preziosissima collezione di scarpe ‒, Lisa e Michele si troveranno coinvolti in un inebriante girotondo in cui sarà molto difficile non cadere (dall’alto di un tacco 12) nelle braccia dell’amore.



Quando la mia amica Adriana Munno mi ha chiesto se mi andasse di leggere “London in love” e di recensirlo, ho subito accettato. Quando poi mi ha detto che la Miller è considerata la nuova Kinsella non mi sono più tirata indietro.
Eccomi qui a farvi una doppia recensione su questi due libri che in comune hanno solo il genere.
Sophie Kinsella, che pubblica anche come Madeleine Wickham, è la regina indiscussa del “chick lit”, genere letterario simile alla commedia romantica, caratterizzato da una serie di imprevisti che accadono alla protagonista e che si chiude sempre con un lieto fine.
Melinda Miller, pseudonimo di una coppia italianissima, non si avvicina nemmeno lontanamente allo stile frivolo e frizzante dell’autrice inglese.
Procediamo con ordine.
“I love shopping a Hollywood” è l’ultimo di una lunga serie di libri dedicati alla maniaca dello shopping Becky Brendon.
Come si evince dal titolo, l’ambientazione è quella losangelina, nella quale Becky si trova talmente bene da dimenticare anche la sua migliore amica.
Una serie di “sfortunati eventi” si sussegue fino al finale aperto che lascia presagire un seguito.
Luke, il marito, è sempre super serio e affascinante. Un uomo che molte donne vorrebbero accanto. Becky è la solita folle esaltata che ne combina una dopo l’altra ma che riesce sempre a ritrovare la retta via.
Sicuramente è un personaggio che si ama o sia odia. Non ammette vie di mezzo. Per essere arrivata a questo punto, direi che la amo.
Ho iniziato “London in love” con entusiasmo, non sono mai legata a un solo genere nella lettura, e l’idea di confrontare un’autrice che amo con un’altra mi esaltava non poco.
La vicenda raccontata nel libro della Miller è quella della milanese Lisa, trapiantata a Londra dopo il tracollo di quella che lei stessa definisce “la prima vita”, e di Michele, broker trasferitosi nella metropoli inglese per lavoro.
Lisa è innamorata delle scarpe e vive a Notting Hill, Michele sogna di essere chef ma lavora nella finanza a causa dei desideri costosi della fidanzata.
La storia procede bene e velocemente, se non fosse che è copiata da altri libri.
Un primis non ha nulla della Kinsella, né lo stile, né la frizzantezza, né la simpatia dei personaggi.
In secondo luogo Lisa si trasferisce a Notting Hill e ha un eccentrico amico gay, due espedienti che somigliano paurosamente a quelli descritti in “Innamorarsi a Notting Hill”.
Continuando il paragone troviamo un’altra scopiazzatura: Lisa si trova a lavorare in un negozio di scarpe usate e le ama perché hanno una storia.
“Le scarpe sono desideri” di Mara Roberti, libro che ho molto apprezzato perché indagava sulla passione della protagonista per le scarpe, racconta una storia simile: la protagonista ha le scarpe della nonna e ne rivive la storia quando le indossa.
Altra analogia con la storia è la brevità e il numero degli incontri tra i due. Si vedono un paio di volte e si amano già tanto da sposarsi.
Per quanto a volte le storie di Sophie Kinsella siano poco coinvolgenti, sono sempre originali. Non copiano mai altre storie, non senza riferimenti.
Questa la trovo una grandissima mancanza.
Passiamo ai personaggi.
Un po’ per la continuità della serie, un po’ per la caratteristica propria dell’autrice, i protagonisti delle vicende inglesi della Kinsella/Wickham sono sempre completi. Sia che siano le azioni a parlare per loro, sia che le descrizioni siano fornite dall’autrice, si ha sempre un quadro dei personaggi completo.
Lisa e Michele, così come l’eccentrico Taylor e l’amica Paola, non sono descritti granché. Le loro azioni sono solo rimpianti del passato e decisioni avventate.
Vi domanderete a questo punto: “Ma questo libro ha un lato positivo?”.
La mia risposta è ni.
L’aspetto che rende la lettura piacevole è lo stile scorrevole e veloce.
Le vicende, così come il lieto fine, sono narrate molto velocemente. A volte troppo.
Un vero chick lit, come “I love shopping a Hollywood” ha uno stile sì allegro e veloce, ma che sa soffermarsi sulle emozioni, che sa mettere l’accento sulle cose importanti.
Ovviamente la brevità del romanzo della Miller non facilita questo aspetto, ma ci sono racconti brevi in cui le emozioni predominano e riescono a lasciare anche spazio alla simpatia e all’allegria che stempera qualsiasi disastro.
Per chiudere in bellezza, l’ultimo pregio e l’ultimo difetto di entrambi.
Il pregio di “I love shopping a Hollywood” è la capacità di catapultarti nella storia anche se non hai seguito la serie; il difetto è che in questo libro Becky si è un po’ troppo allontanata dalle cose importanti, è stata un po’ troppo folle.
Il pregio di “London in love” è la totale inadeguatezza di Lisa, tanto che risulta anche simpatica. Il difetto (ancora?), ok, l’ultimo difetto è che non si capisce se il libro è scritto in inglese o in italiano. Troppo slang, troppe frasi fatte inserite. Niente che non si capisca, ma non facilita di certo la lettura.
Morale della storia? Leggeteli entrambi senza paragonarli, non leggete il libro della Miller se avete letto gli altri due libri citati e non meravigliatevi se do quattro stelline alla Kinsella e due alla Miller!

I LOVE SHOPPING A HOLLYWOOD:

LONDON IN LOVE:

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