Blogtour + Intervista: Anne Louise Rachelle.




Il blogtour dedicato a Sunrise di Anne Louise Rachelle termina su Insaziabili Lettue con l'intervista all'autrice. Scoprite qualcosa di più sull'autrice e sulla nascita del suo libro!


“Per arrivare all’alba non c’è altra via che la notte” 


INTERVISTA

Ciao Anne Louise e benvenuta su Insaziabili Letture!
Iniziamo subito facendoti i complimenti per l’uscita del libro “Sunrise”. Ti andrebbe di presentarci questa storia?
Grazie infinite per l’ospitalità e per i complimenti, siete gentilissime.
Certamente, “Sunrise” è un romanzo (ancora mi stranisce definirlo tale, nella mia mente l’ho sempre considerato il mio “piccolo racconto”) di amore, orgoglio, paura condito con un pizzico di azione. I protagonisti principali, David e Kaily, non possono essere più diversi fra loro: l’uno è un ex Navy Seal assorbito dal suo nuovo lavoro, l’altra una giovanissima donna tormentata per la perdita dei suoi genitori. I loro destini s’intrecciano senza possibilità di scampo per nessuno dei due. Diciamo che, probabilmente, sono stata un po’ crudele con loro… non gli ho dato molta scelta: dovevano incontrarsi e… poi mi fermo, non vorrei proprio anticipare nulla!

Com’è nata l’idea per il tuo libro? Come hai scelto l’ambientazione, i protagonisti e la trama in generale? 
L’idea per questa storia nasce moltissimi anni fa, benché io ne abbia ancora 24, iniziai a scrivere “Sunrise” quando ne avevo 16. All’epoca (oddio sembra passato un secolo), leggevo in maniera compulsiva i romanzi di Tom Clancy e Robert Ludlum, in pochissimo tempo ho praticamente divorato la loro bibliografia. Ricordo che avevo appena terminato “Senza Rimorso” di Clancy, ad oggi il mio libro preferito, in cima alle centinaia che ho letto. In esso ho riscontrato tutto ciò che VOLEVO in un romanzo: azione militare, spionaggio, guerriglia urbana e, soprattutto, sentimenti! Su quest’ultimo fronte, chi conosce il genere, saprà che il caro Tom non si dilungava particolarmente e… da qui… è nata l’idea. Volevo scrivere una storia d’amore fra un militare ed una ragazza comune, volevo che vivessero gli ostacoli ovvi del caso, volevo che completassero il mio desiderio di saperne di più: che fine hanno fatto John Terrence Kelly e Sandra O’Toole? Hanno vissuto la loro vita felice dopo le loro immense sofferenze? Ed ecco che inizia la mia storia… puoi ben immaginare che non potevo scrivere una storia in perfetto stile Clancy, ma quella ragazzina di sedici anni ha tirato fuori questa utopia balzana: dare risalto ad una storia d’amore e, poi, all’azione… infine, sono pur sempre donna e ci sono cascata. David e Kaily sono il risultato di tutto questo.

“Sunrise” è un Romantic Suspense. Perché hai scelto questo genere? Continuerai sulla strada dell’RS oppure diversificherai la tua produzione?
La verità è che otto anni fa non avevo neppure idea di cosa fosse il Romantic Suspense. Solo qualche tempo più tardi ne presi coscienza ed iniziai a leggere qualche romanzo della Brockmann (all’epoca trovai delle vecchie versioni in spagnolo di una mia cugina, perché ancora non editi in Italia).
Quando mi sono decisa per la pubblicazione, la Genesis Publishing ha avuto l’ardire di “catalogarlo” in questo genere. Riflettendoci su, le basi ci sono, spero che il risultato sia appetibile per le lettrici amanti del RS, tengo molto alla loro opinione.
Beh, col tempo, mi sono appassionata a queste storie e, continuando a divorare Ludlum, il connubio non credo che mi porterà molto lontana. Sicuramente, scriverò con maggiore consapevolezza di quando diedi vita a “Sunrise”, ma sì… mi piacerebbe continuare su questa scia, magari approfondendo la parte d’azione.

I tuoi protagonisti sono entrambi tormentati dal passato, ma affrontano la vita in modo diverso. Lui si ritiene incapace di sentire e lei invece è piena di compassione. Ti sei ispirata a qualche persona che conosci per descriverli caratterialmente?
Il primo personaggio a vedere la luce è stato David, poi Kaily è sopraggiunta, come una folgore, a completare l’opera. Tuttavia, non mi sono ispirata a nessuno in particolare. Entrambi hanno qualcosa di me: David mi somiglia per la mia riservatezza, il mio scetticismo su molti aspetti della vita, la mia passione per le armi; Kaily invece ha la mia smodata passione per la scrittura, l’altruismo verso le cause perse, un’infinita e prodigiosa pazienza. In sostanza, sono due metà di una stessa mela, e, forse, molto di più.

Qual è stata la scena che ti ha fatto più emozionare e quella con cui hai avuto più problemi durante la stesura di questo romanzo?
Anche in questo caso, risponderò cercando di non fare molti spoiler!
La scena che mi ha più emozionata è stata la prima in assoluto che ho scritto di “Sunrise”: quando si concedono per la prima volta l’uno all’altra. La buttai giù ancora prima di tutto il resto e rimase lì (come in origine) in attesa di essere inserita nel contesto. È l’unica su cui non sono intervenuta affatto durante la revisione “matura” e l’unica che scrissi a priori, prima di conoscere io stessa le sorti di questi protagonisti.
La scena, invece, su cui mi sono molto “arrovellata” è certamente il finale… dubbi su dubbi mi hanno assalita per giorni, fino all’ultimo non avevo idea su come completare il romanzo. Infine, però, ce l’ho fatta…

Hai una playlist per questo romanzo? O qualche canzone ascoltata durante la fase di scrittura?
Ho ideato una playlist in questi ultimi mesi, con le canzoni che, secondo me, rappresentavano al meglio l’essenza del messaggio che volevo trasmettere. Tra queste, quelle a cui sono particolarmente affezionata sono: The Show must go on dei Queen ed Elastic Heart di Sia. Ma anche Castle of Glass dei Linkin Park è molto suggestiva, per non parlare di Let her go di Passenger. Tutte molto azzeccate.
Tuttavia, all’epoca della prima stesura, le musiche che mi hanno accompagnato sono state quelle dei One Republic e dei The Script agli albori. We Cry credo di averla ascoltata migliaia di volte! Infine, c’è la musica classica che non mi ha mai abbandonata. Nei momenti importanti, sofferti e delicati mi affido sempre a Chopin, Allevi, Garrett, Yiruma. Insomma un cocktail di generi J

Ora vogliamo conoscerti un po’ meglio! Quando e come è nata la tua passione per la scrittura?
Diciamo che non so bene “collocare” questa passione nel tempo. Ho sempre amato scrivere, all’epoca con carta e penna ovviamente. Ciò nonostante, credo di aver veramente iniziato a mettere nero su bianco storie concrete all’età di quattordici anni, durante il secondo anno di liceo. “Sunrise” è il primo romanzo iniziato e concluso, ma prima di questo avrò dato il via ad una decina di storie che però non hanno avuto la stessa fortuna. L’avvento dei computer e della tastiera mi ha poi definitivamente conquistata. Ho molte altre storie in testa e sulla carta, ma anche loro aspettano il momento giusto per venire alla luce.

Hai qualche aneddoto da raccontarci? Magari qualche cosa di divertente che ti è successa durante la scrittura o subito dopo?
Esattamente sul finale, il mio “quaderno degli appunti”, dove allora scrivevo le scene che mi sovvenivano all’improvviso e che poi trascrivevo sul computer, è stato trafugato! Mia sorella ha letto in anteprima la scena conclusiva del romanzo, senza il mio permesso ovviamente, e poi ha agito di conseguenza… è grazie a lei se “Sunrise” si conclude come nella versione attuale… E anche qui mi fermo. ;)

Che tipo di scrittrice sei? Quanto tempo dedichi alla scrittura?
Ancora non riesco a considerarmi una “scrittrice” nel vero senso del termine. Scrivo senza schemi, sull’onda dell’ispirazione, solitamente di sera/notte, con musica di sottofondo. Non mi pongo limiti o obiettivi giornalieri solitamente, tranne quando sono nel bel mezzo di scene fondamentali che hanno bisogno di costanza ed attenzione; in quel caso mi concentro su una scrittura più strutturata.
In generale, però, scrivo solo quando sento di averne bisogno! Il ché accade piuttosto spesso…

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Per ora, ho diverse storie in cantiere, una fra queste è un seguito per “Sunrise”. Riprendendo in mano questi personaggi, mi è ritornata l’ispirazione per un’altra avventura, che li veda nuovamente protagonisti. David e Kaily più adulti, consapevoli delle loro azioni, più intraprendenti e con una trama di fondo più articolata del primo capitolo. Ma, per ora, è tutto nell’immaginario, così come altre idee vaganti che premono per fiorire. Spero di riuscire a fargli vedere alla luce.



Ringraziamo l'autrice per aver risposto alle nostre domande e gli altri blog che hanno ospitato questo evento.





THE BOOKSLOVER’S CHRONICLES: Estratto

ROMANCE & FANTASY FOR COSMOPOLITAN GIRLS: Dreamcast
 
L’ANGOLO DELLE TOPIIII:  Playlist “Sunrise”

VOGLIO ESSERE SOMMERSA DAI LIBRI:  Romantic Suspense. Il romanzo inquadrato nel genere.

THE BIBLIOPHILE GIRL: Spiegazione titolo “Sunrise” + Estratto

L BIBLIOTECA INFINITA: Intervista a Kaily e David

INSAZIABILI LETTURE:  Intervista all’Autrice



RICORDIAMO CHE PER VINCERE UNA COPIA DEL LIBRO CI SONO POCHISSIME REGOLE DA SEGUIRE:




-           Diventare lettori fissi dei blog partecipanti.

-           Commentare almeno cinque tappe su sette.


VINCITORE



Il vincitore verrà estratto a sorte con un sito RANDOM fra i partecipanti che avranno rispettato tutte le regole. Il risultato sarà pubblicato sul blog della Casa Editrice: “Writing with Genesis Publishing”, il giorno successivo al termine dell’evento.

Il vincitore dovrà contattare la Casa Editrice al suo indirizzo email genesispublishing@live.com, per reclamizzare il premio.

3 commenti:

  1. Bellissima intervista! Mi dispiace che questo blogtour sia finito, era veramente ben fatto!

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    Risposte
    1. Grazie Valentina! Anche a me dispiace... è stata una splendida avventura! E Grazie allo staff di Insaziabili Letture per la sua gentilezza! ^^

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  2. Una bellissima intervista, sono però incuriosita da una cosa come mai hai dato retta a tua sorella e hai cambiato il finale della storia, io ho un fratello quindi non ho molta dimestichezza con il rapporto tra sorelle, ma di solito, tra sorelle c'è sempre un pò di contrasto e di solito sorelle e genitori non hanno mai ragione, sono io che mi sbaglio e voi siete particolari????'
    Ciao grazie per l'opportunità che ci avete dato di divertirci e conoscere meglio il libro e soprattutto te Anne Louise, un grazie ancora ed un buona fortuna a tutte le partecipanti.
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