Genere: Fantascienza
Editore: Self - publishing
Prezzo Ebook: € 0,89 l'uno
Sinossi:
Promise è l'unico pianeta colonizzato al di fuori del sistema solare
ed è precipitato in un'era pre-industriale, senza più collegamenti
con la madre Terra. Un'astronave terrestre atterra sul pianeta dopo
secoli di oblio, carica di enigmi. Le fazioni opposte dei promisiani
se ne contendono la tecnologia, mentre Haria, giovane professoressa
universitaria dalla mente acuta, ma insicura e dipendente dalla
droga, cerca di scoprirne i misteri e di dominarne le forze
devastanti, camminando sulla sottile linea della contesa. Sino a
scoprire l'orribile verità che si cela in quel messaggero, giunto
dal passato.
Nella
saga letteraria “Promise” Federico Negri presenta un contesto
autentico e innovativo: sospeso tra distopico e fantascienza, propone
un mix riuscito tra arretratezza e le ultime vestigia di modernità e
sapere futuristico, eredità dei coloni. È come se l’evoluzione
umana sul pianeta Promise fosse avvenuta in modo insolito: invece di
progredire, è regredita. Ho trovato interessante la distinzione
della popolazione in due fazioni, conseguenza del progresso
“distorto”. I Cittadini sono i depositari della cultura
scientifica e si ritengono superiori. Considerano selvaggi i membri
del Popolo Libero che hanno scelto una vita semplice per seguire
altri valori. La tensione tra i due schieramenti è inevitabile.
L’inizio
è un po’ lento, ma non mi ha infastidito, perché funge da
introduzione e la situazione non consente un ritmo rapido. La vicenda
poi scorre, tra azione, minacce presunte e reali, misteri,
sentimenti, la storia e la cultura di Promise. La trama mostra
originalità e solidità nei contenuti e ha un andamento naturale. La
lettura veloce è consentita anche dalla lunghezza dei testi, si
tratta infatti di novelle.
Ho
gradito il fatto che il contesto sia mostrato senza fretta, filtrato
dai pensieri della protagonista. Ma non mi ha convinto l’inserimento
di alcuni tra i flashbacks: mi chiedo se erano necessari…
Buona
la caratterizzazione dei personaggi, soprattutto della protagonista.
Haria Gillia mi ha colpito per la personalità complessa: mente
brillante e senso pratico, ma passionale e insicura, soprattutto in
campo sentimentale, dipendente dalla droga. Tuttavia ho trovato
eccessivi alcuni suoi scatti improvvisi da “bambina immatura”,
così come il coinvolgimento emotivo, che lei confonde con l'amore,
per il soldato Fineri. Il loro rapporto manca di spessore, sembra
piuttosto un’infatuazione, considerando anche che l’interazione
tra i due è limitata. Ho trovato più appropriato l’atteggiamento
di Fineri.
Sottolineo
che questa saga viene presentata anche come romance. In realtà, come
ho appena accennato, di romance ha poco. Anche i trip mentali,
sentimentali e sessuali della giovane sono marginali. La descrizione
delle scene di sesso, concentrate solo nell’ultimo episodio, è
appena accennata.
Lo
stile è scorrevole e segue l’evoluzione della vicenda. Tuttavia
non ho apprezzato l’alternanza di momenti troppo colloquiali che
stridono con il resto della narrazione. Inoltre alcuni termini (rari,
per fortuna) mi sono parsi eccessivamente formali. Ammiro la volontà
dell’autore di analizzare i fatti attraverso i pensieri della
protagonista, ma sarebbe stato più opportuno uniformare lo stile.
Notevole
l’idea di fondo sulla scienza futuristica proposta dall’autore.
Ma non mi ha convinto il modo in cui è stata analizzata la questione
del “tubo”. Per carità, non mi interessa un trattato sulla
matematica, non ci capirei nulla! E appesantirebbe la narrazione.
Però ho avuto l’impressione che sia stata illustrata in modo un
po’ confusionale.
Nel
complesso, una lettura piacevole, dal ritmo sostenuto e con spunti
interessanti, adatta a un pubblico adulto che apprezzi la distopia e
la fantascienza.
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