Recensione: "LAUREL HEIGHTS" di Lisa Worrall.

Traduttore: Caterina Bolognesi

Genere: MM

Editore: Triskell Edizioni

Pagine: 238

Prezzo: € 5,99 (ebook)

Uscita: 4 marzo 2016

Sinossi:

Dopo un apparente omicidio/suicidio, i Detective Scott Turner e Will Harrison vengono mandati sotto copertura a Laurel Heights, un esclusivo complesso residenziale abitato unicamente da coppie gay.

Riusciranno i due agenti, gay non dichiarati, a nascondere l'attrazione che provano l'uno per l'altro, pensando di avere a che fare con un collega etero?

Appena ho visto la cover di questo libro ho pensato fosse deliziosa, la sinossi però raccontava di un caso di omicidio/suicidio sospetto in un singolare ed esclusivo complesso abitativo e mi era sorto il dubbio che fosse un po' troppo soft per la trama.

Mi sbagliavo, perché calza a pennello!

La trama è sì un poliziesco, ma si arricchisce di sfumature rosa/comiche, dato il particolare rapporto di amore/odio che intercorre tra Will e Scott (i due poliziotti sotto copertura che devono risolvere il caso).

Sono colleghi, ma non partner; entrambi hanno una controparte femminile con cui sono soliti lavorare, ma visto il particolare “ambiente” in cui dovranno indagare, saranno costretti a mettere da parte le reciproche antipatie che provano l'uno per l'altro (e anche la bollente attrazione!) per risolvere il caso.

L'idea di accoppiare a entrambi i ragazzi una partner donna l'ho trovata geniale; in genere nei polizieschi m/m, ma anche negli altri, le donne ricoprono solo ruoli di madri, migliori amiche o finte fidanzate. Qui, invece, si fanno valere come poliziotte e come “grilli parlanti”.

Lo stile utilizzato dall'autrice per la narrazione è la terza persona, ma in alcune parti la Worral dà voce direttamente ai due uomini con frasi in prima persona, cambiando semplicemente il carattere della scrittura; in genere, questi pensieri riguardano lo stato d'animo di Scott e Will e di ciò che provano l'uno per l'altro. 

I due hanno lo stesso piccolo segreto che nascondono gelosamente: sono entrambi gay non dichiarati ed entrambi hanno i loro buoni motivi per non essere venuti allo scoperto sul posto di lavoro.

Will ha paura di dover rinunciare alla carriera temendo eventuali atti di bullismo, come capitò a un suo compagno di corso ai tempi dell'accademia, perciò si è inventato una finta fidanzata, ma la sua famiglia è perfettamente a conoscenza del segreto e lo sostiene.

Scott si fa passare per un uomo che salta da una donna all'altra, il tipico bastardo senza cuore che ragiona solo con ciò che ha tra le gambe. A differenza di Will, non ha avuto molta fortuna con il padre quando è venuta a galla la sua omosessualità e ciò lo ha segnato nel profondo.

Sono bravi a recitare la parte degli etero e adesso devono fingersi gay per poter indagare su un omicidio/suicidio che ha sconvolto una particolare comunità.

  

"Si  voltò  per  guardarlo  in  viso  quando  Will lasciò cadere il braccio. Il cuore gli fece un salto per il modo in cui l’uomo lo  stava  fissando,  come  ipnotizzato  dalla  sua  bocca.  Scott  sollevò  una
mano,  con  l’intenzione  di  asciugarsi  l’umidità  dalle  labbra  che  gli ricordava il bacio di Brent, ma si lasciò sfuggire un ansito quando l’altro lo batté sul tempo. Will gli carezzò le labbra con il polpastrello, seguendo il movimento con gli occhi.  Che sta facendo? È possibile venire soltanto
per il modo in cui un uomo mi guarda la bocca? Scott non ebbe il tempo di  formulare  nessun  altro  pensiero  semicoerente, perché Will abbassò la testa e lo baciò. Non era un bacio focoso,
non era aggressivo né un marchio di possesso. Era tenero, dolce, e lo sentì propagarsi ovunque. Gli si arricciarono persino le dita dei piedi. Quando Will si ritrasse,  Scott  lo  fissò  confuso.  «Will?»  L’altro non  rispose,  lo lasciò  semplicemente  andare  e  uscì  dalla  stanza,  fermandosi  sulla  soglia quando lui continuò: «Che cosa…?» Will puntò gli occhi nei suoi. «Quando ti lecchi le labbra, non voglio che senti il suo sapore.» "

  

Per la maggior parte del libro la parte poliziesca rimane forse un po' in disparte rispetto a quella romantica basata sulla commedia degli equivoci.

La trama non è intricatissima e l'autrice non semina indizi particolari per poter far capire al lettore chi possa essere il colpevole all'interno della piccola comunità; si sa che il colpevole è nascosto tra gli esclusivi abitanti di Laurel Heights, ma preparatevi per il finale del libro perché mi ha spiazzato: l'autrice ha lasciato un cliffhanger!

Quando pensavo che la vicenda fosse definitivamente conclusa, ecco il colpo di scena!

Sapevo dal titolo che questo fosse il primo libro di una serie, ma tranquilli... ho già controllato: esiste un numero due già pubblicato in inglese per i più curiosi come me e sono andata a sbirciare la trama: Will e Scott torneranno a indagare su Laurel Heights perché nulla è come sembra.

Voto finale quattro stelle e tre fiammelle per la passione: pur partendo in modo molto soft, Will e Scott alla fine faranno scintille.