Genere: Romance contemporaneo / MM
Editore: Triskell Edizioni
Pagine: 162
Prezzo: € 3,99
(ebook)
Uscita: 13 maggio 2016
Sinossi:
Entrando
in quell’ufficio conferenze, l'avvocato Arthur McKinney non avrebbe mai
immaginato di dover fronteggiare la parte più dolorosa e intensa del proprio
passato.
Simon
Cross si presenta a lui, più bello che mai, come un uomo vincente, affermato,
ben diverso dallo scavezzacollo che da ragazzini gli aveva sconvolto la vita.
Quell'incontro
riempie di dubbi Arthur; dubbi che non può permettersi, se vuole ottenere
l'incarico a cui ambisce.
Potrà
essere il preludio a un ritorno di fiamma? E, cosa più importante, la loro
esperienza da adolescenti ha contato veramente qualcosa per Simon o è stato
solo un incidente di percorso, ormai dimenticato?
L’autore:
Mi
chiamo Lucia, ma sono conosciuta dai più come Lily, che non è solo un nome d’arte, ma l’appellativo che usano i
miei amici più cari dai tempi del liceo.
Ho
42 anni e mi devo destreggiare tra lavoro, figli e impegni della vita, un po’
come tutti, ma oltre alle normali attività, io amo scrivere e questa è una
passione che mi accompagna costantemente, anche se non sempre riesco a dar
sfogo alla mia vena creativa, come vorrei.
Ho
iniziato a muovere i primi passi nel mondo dell’M/M, e dell’editoria in
generale, con Lite Editions, circa cinque anni fa. Leggendo i racconti di Maya
Sokol e Livin Derevel, pubblicati nelle loro collane, mi sono detta: “Queste
sono le storie che ho sempre amato immaginare e che voglio scrivere!” Così, ho
cominciato e non mi sono più fermata.
In
questi anni, ho spaziato tra vari generi, ma l’amore tra uomini è quello che mi
appassiona di più, anche se ha iniziato a darmi soddisfazione solo di recente,
con l’affermarsi più stabilmente di questo filone, anche nel nostro paese.
“Crossroads” in inglese significa incrocio, crocevia ma anche
punto cruciale e proprio a un punto cruciale sembra essere arrivata la carriera
di uno dei protagonisti di questa storia: il giovane avvocato Arthur Mckinney.
Il destino è sempre
imprevedibile e sembra aver preso di mira il povero Arthur. Egli è appena
fuggito da un futuro pianificato a tavolino: doveva essere l'erede di un
prestigioso studio legale, ma ha preferito rinunciare a una carriera facile per
dimostrare il suo valore e per poter chiudere con il suo passato. Si è
trasferito lontano dall'ambiente in cui è cresciuto, soprattutto dal suo
mentore con cui ha un rapporto di amore/odio, ma sembra che il passato non
abbia ancora chiuso i conti con il ragazzo.
Vi è mai capitato di
ritrovare sulla vostra strada un amico che avete perso di vista da anni o, più
semplicemente, un conoscente che sono anni che non vedete e che mai vi sareste
aspettati di rincontrare?
Questo è quello che sta
per capitargli. Arthur è spacciato, sta per incontrare dopo anni di lontananza
forzata, il suo primo grande amore: Simon.
Il romanzo, pur essendo
scritto in terza persona, ci regala una visione della vicenda più dal punto di
vista di Arthur che di Simon: è lui quello che si strugge al momento
dell'incontro con Simon, è lui che fantastica sulla possibilità di riavvicinarsi,
anche solo come amici e recuperare il rapporto che avevano da ragazzini.
D’altro canto, Simon
sembra addirittura non ricordarsi del povero Arthur; è del tutto indifferente
al ragazzo, sembra che abbia a cuore solo la carriera, gli affari e il futuro
economico della ditta. Simon mi è risultato quasi antipatico di primo acchito,
così freddo e distante, con quel suo aspetto algido: pallidi occhi azzurri e
capelli biondissimi. Arthur invece, con i suoi profondi occhi verdi e capelli
castano ramati mi ha trasmesso subito calore. Il suo passato non è stato facile
ed essersi affidato ciecamente e ingenuamente al padre di Simon è stato un
errore comprensibile: era solo un ragazzino bisognoso di affetto e attenzioni
che non poteva ricevere dal proprio padre.
Gran parte del romanzo è
ambientato nel passato dei personaggi: il loro primo incontro da ragazzini,
soli e introversi tutti e due a modo loro; gli interessi che li hanno
avvicinati, il chiudersi nel silenzio di Simon e soprattutto i motivi che hanno
causato il loro allontanamento.
Quando la maschera di
Simon finalmente è caduta, sono riuscita a comprendere le sue scelte ed entrare
in sintonia con lui.
Una specie di lungo flashback che mi ha permesso di
comprendere meglio entrambi i personaggi e nel quale spiccano due figure
femminili molto belle: Renata e Annie, le madri dei ragazzi.
Due donne di umile
estrazione, entrambe nate da famiglie di origine italiana, amiche sin da
bambine; due sorelle mancate che per scelte d'amore si sono allontanate fisicamente
l'una dall'altra, ma che sono sempre state vicine spiritualmente.
Mentre in molti romanzi
m/m che ho letto in passato, le figure femminili non sempre fanno una bella
figura, in questo romanzo accade il contrario e anche loro diventano
protagoniste al pari dei figli, rubandogli quasi la scena.
Mi sono fatta l'idea che
il titolo del romanzo si riferisca proprio a questo incrocio di storie, compito
dell'autrice sarà smentire questa mia teoria o confermarla.
La narrazione è nel
complesso piacevole, scorrevole, romantica al punto giusto e anche passionale,
ma per quanto riguarda il mio gusto personale sulle scene carnali, avrei
preferito che i due usassero qualche tipo di precauzione durante i loro
rapporti.
Non credo che l'utilizzo
di contraccettivi smorzi la passione di una coppia, ribadisco il mio è un puro
punto di vista personale.
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