Genere: Ironico
Editore: Self Publishing
Pagine: 171
Prezzo: € 1,99 (e-book); € 6,99
Uscita: 24 giugno 2017
Sinossi:
Una guida spericolata per genitori senza patente. Un viaggio tragicomico all'interno della galassia chiamata famiglia. Un uomo e una donna che scoppiano di gioia all'idea di diventare genitori.
Questo libro racconta le tappe di un viaggio speciale, quello di due persone che decidono di mettere al mondo dei figli, seguendo strade per le quali più che prendere la patente, occorre imparare a riconoscere i segnali.
Perché essere mamma e papà non è solo il mestiere più antico del mondo ma anche il meno noto e il più diffuso. Molte realtà diverse ma tutte accomunate da una sola certezza: nessuno mai ti prepara a ciò che devi affrontare, non esiste alcun corso, né laurea, né patente, solo esperienza diretta sul campo.
Un buffo tuffo con risvolti comici e tragici, ma con l'Amore a fare da leva assoluta su cui si impernia sempre, in qualche modo, quella meravigliosa avventura che si chiama: famiglia.
ESTRATTO
Genitori
si diventa molto presto, direi nel backstage di quella grande recita
che è la vita. Quando sul palcoscenico si affacciano i figli. Recita
che, per molti aspetti, ha tutta l'aria
(e il profumo, soprattutto il profumo) di una tragedia. A prescindere
dalle moderne teorie a favore dell'utero in affitto, in comodato o in
locazione commerciale transitoria, ignorando bellamente secoli di
speculazione filosofica e giuridica su quale sia il vero punto
iniziale della vita, io dico che genitori si diventa nel momento in
cui si decide di diventarlo. Ben prima di comprare il test di
gravidanza. Nel preciso istante in cui ti guardi con tua
moglie/marito/compagno o, per evitare discriminazioni di gender, nel
momento in cui futuro-genitore-uno guarda negli occhi
futuro-genitore-due e dice "facciamolo", si diventa
genitori. Il che, sostanzialmente, significa diventare paranoici,
ossessivi, compulsivi, schizofrenici e piagnoni (in poche parole, si
diventa donna) [Se mio marito inizia così con le parentesi, prevedo
il divorzio prima della fine del libro; come avrete intuito, è un
libro scritto a quattro mani e un cervello e mezzo, il mezzo è il
suo!]. Succede questo. Tu decidi di metterlo al mondo, questo
marmocchio che in tanti ti chiedono di fare da ogni parte del globo
parentale, neanche il governo avesse promesso due milioni di euro a
chiunque sia parente entro il settimo grado di ogni neonato. E subito
si palesano le prime gravi differenze tra uomo e donna. Già, uomo e
donna. Non ricordo chi disse che un uomo e una donna sono le due
persone meno adatte in assoluto a sposarsi e vivere insieme. L'uomo,
la decisione testé menzionata, la prende
con grande brio: finalmente si tromba senza cappucci e interruzioni e
pillole e calcoli astronomici. Così la pensa, l'uomo (esattamente,
quand'è che la penserebbe in modo diverso?) Errore! Per la donna, la
decisione comporta tutta una serie di riti propiziatori (già si
prefigura e forse addirittura azzarda lo shopping pre-maman; in ogni
caso, la prima tutina sarà comprata, messa sul letto, fotografata e
inviata a ottocento contatti al massimo entro il quarto mese, provare
per credere). Il suo entusiasmo dura un paio di sveltine. Al terzo
mese di mestruo, inizia a ottimizzare le probabilità. Ti fa trovare
la spremuta d'arancia e le salviettine sterilizzanti con cui dovresti
pulire una parte di te che, di solito, non pulisci con salviettine
sterilizzanti (diciamocela, non lo pulisci neppure con salviette
normali, né con acqua e sapone, di solito), soprattutto ti viene il
sospetto, a te che sei uomo, che non vada bene usare una roba
sterilizzante su un attrezzo che ti serve per fertilizzare.
Autori:
Massimo Della Penna
Massimo
nasce in un paesino dell’entroterra campano. Cresciuto nella
campagna della Campania (che se si chiama Campania, un motivo forse
c’è) e in una situazione a dir poco disagevole finanziariamente,
emigra appena finiti gli studi, come una rondine contromano, andando
da un paese caldo verso la grande e fredda Milano.
Dopo
un decennio d’avvocatura d’affari ambrogina, apre un blog che nel
giro di quattro anni raccoglie migliaia di lettori. Tuttavia, un
collega e amico di vecchia data decide di rivelare la sua identità
di blogger, segreta fino a quel momento, al loro comune capo, da cui
ne scaturisce un licenziamento in tronco. Con una figlio in arrivo e
una moglie a casa, Massimo deve reinventarsi nel bel mezzo della
crisi finanziaria più dura del secolo, la c.d. crisi dei subprime,
mentre qualche governante simpaticone si ostina a dire che i
ristoranti sono pieni e non vede crisi.
Dopo
un anno di ricerca, trova lavoro in una nuova città, Torino, dove si
trasferisce con la famiglia e inizia un nuovo inizio. Per quattro
anni non tocca più penna, dato il trauma del licenziamento, ma poi
decide di riprovarci e riapre un blog, e di fare anche un passo
oltre, pubblicando il primo libro (L’ultimo Abele) in
self-publishing.
Ha
una pagina Facebook dove scrive solo i suoi pensieri e ha scritto
altri due libri che fanno parte di una tetralogia: “Sono solo io”
e “Boris”, entrambi sottotitolati “Storia di uno strano”. In
autunno uscirà il terzo volume. E, a quanto pare, non ha alcuna
intenzione di fermarsi qui.
Giorgia Golfetto
Giorgia nasce, cresce e
vive in Veneto. Impiagata prima e mamma poi… e per sempre.
Le due piccole pesti allietano e riempiono le sue giornate già piene. Ma quando il cielo si tinge del blu della sera, Giorgia inizia a rilassarsi e mentre tutti dormono lei scrive.
Le due piccole pesti allietano e riempiono le sue giornate già piene. Ma quando il cielo si tinge del blu della sera, Giorgia inizia a rilassarsi e mentre tutti dormono lei scrive.
Non sempre ciò che
scrive è pubblico, alcuni pensieri restano solo impressi nella carta
come fossero una porta aperta dell’anima. Un giorno, però, decise
di sfidare se stessa e scrisse un libro.
Un amico le consigliò
di provare a buttarsi nel grande mare del self publishing. Ma Giorgia
tentennava, il marito insisteva (pure lui!) perché ci provasse e
lei, alla fine, si lanciò nel vuoto.
Polvere sui ricordi
è il suo romanzo d’esordio, e in autunno pubblicherà il secondo e
poi ancora.
Forse quel tuffo nel vuoto prima o poi
la porterà a schiantarsi con la realtà, ma per ora il viaggio è
fantastico!
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