Release Blitz + Doppia Recensione: "PER COMBATTERTI" di Chiara Cilli



Felice release day a Chiara Cilli!
Esce oggi Per Combatterti, quinto volume della serie dark contemporanea Blood Bonds, il secondo con protagonisti André Lamaze e Nadyia Volkov! Scorrete il post per i link d'acquisto, godetevi l'estratto e il booktrailer e partecipate al giveaway per vincere una copia autografata ❤



Titolo: Per Combatterti
Serie: Blood Bonds #5
Genere: Dark Contemporary Romance
Pagine: 208
Editore: Selfpublished
Prezzo eBook: € 2.99
Prezzo cartaceo: 11.58



Nella mia mente sento ancora il riverbero delle frustate.
Ogni giorno i segni sulla mia pelle mi ricordano quello che lui mi ha fatto.

Ho dovuto lasciarla, o saremmo morti.
Credevo sarebbe tornato per portarmi via. Ma non l’ha fatto.

Ora devo concentrarmi sul mio scopo.
Ora appartengo alla Regina.

È arrivato il momento di punire coloro che mi hanno fatto del male.
Il momento di affrontare il mio primo incarico è arrivato.

Non importa se mi ritroverò Nadyia tra i piedi.
Ma non sarò mai in grado di uccidere colui che ho amato.

Avrò la mia vendetta.


Questo romanzo contiene situazioni inquietanti, scene violente e omicidi. Non adatto a persone suscettibili ai temi trattati. +18


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NON PERDERE I PRIMI TRE ROMANZI DELLA SERIE




LEGGI L'ESTRATTO

«Voglio andare a casa», gemetti incollerita.
«Non hai più una casa, Nadyia.»
Mi voltai di colpo, ringhiando a denti stretti: «A causa tua».
André mi fissò, penetrante. Sondava il mio sguardo con troppa attenzione, il volto duro come la pietra.
Avrei voluto attaccarlo. Qui, in mezzo alla strada, davanti a tutta questa gente. Costringerlo a reagire così da poter gridare e attirare l’attenzione dei miei genitori.
«Non farlo, Nadyia», mi avvertì André, quasi mi avesse letto nel pensiero. «Firmeresti la loro condanna a morte.»
Serrai gli occhi, ricadendo con la fronte sul suo petto. L’ira e la sofferenza mi bruciavano l’ossigeno nei polmoni, mi ostruivano la trachea. Volevo solo piangere disperatamente. Dio, quanto lo volevo.
Volevo crollare tra le braccia di colui che aveva dato origine alla mia pena.
Attraverso le palpebre dischiuse, vidi che lui stava stringendo le mani con tale veemenza da far sbiancare le nocche.
Si stava trattenendo con tutte le sue forze per non toccarmi.
Lo odiavo.
«Ho visto cos’è successo stamattina, in quella cucina», disse di punto in bianco.
Trasalii, tirandomi indietro di scatto. Stava… stava parlando di quello che era accaduto con Marc? Come faceva a saperlo? Poi capii. Una microcamera. Chissà quante altre ne aveva piazzate in giro per la casa, mentre io ero di guardia alla camera di Marc.
Un senso di vergogna mi invase, facendomi schizzare il battito alle stelle. Mi aveva visto approssimarmi al mio migliore amico come una leonessa pronta ad avventarsi sulla gazzella. Mi aveva visto perdere il contatto con me stessa.
Aveva visto affiorare il sicario forgiato da lui e Ekaterina.
Aprii la bocca per dire qualcosa, ma nulla ne uscì.
André espirò pesantemente dalle narici, l’espressione inflessibile. «Fa’ il tuo lavoro e torna a Véres. Oggi.»
Raddrizzai le spalle con piglio determinato. «Non porterò a termine la missione. Dirò a Ekaterina che scelgo di diventare una sentinella della città.»
All’improvviso i suoi occhi mandarono lampi. «E nel momento in cui lo farai, lei ti ammazzerà.»
Tentai di non rabbrividire. «Possiamo scegliere.»
«Le altre possono. Tu no. Tu sei diversa per la Regina.»
Distolsi lo sguardo con rabbia.
Un istante dopo lui mi ghermì per la mascella, gli occhi che divoravano i miei. «Lei vuole il tuo dolore e la tua resa. Se andrai contro il suo volere, ti farà giustiziare.»
Non replicai.
Non mi interessava.
André mi aveva salvato la vita una volta, non poteva farlo di nuovo. Non volevo.
Se aveva ragione, allora avrei affrontato il mio fato a testa alta.
Lentamente, mi sottrassi alla sua presa e mi girai per osservare i miei genitori per l’ultima volta. Mi portai le dita alle labbra e mandai loro un bacio, asciugandomi la lacrima che, solitaria, mi solcò la guancia.
«Non importa quello che provo per te», dissi, il tono che incarnava desolazione. «Ero felice. Ero amata. Amavo così tanto.» Trassi un profondo respiro, quindi ruotai nuovamente verso André. «Poi sei arrivato tu. Sei un tornado che si lascia dietro solo macerie.» Boccheggiai, combattendo per ingoiare il magone e il rancore che distorcevano la mia voce. «Tu mi hai tolto tutto. E non ti perdonerò mai, mai per questo.»
André rimase stoico, scrutandomi dall’alto con severità.
Sapendo che non avrebbe aggiunto altro, me ne andai, i pezzi del mio cuore che piombavano sui sampietrini passo dopo passo.


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L'AUTRICE

Nata il 24 gennaio 1991, Chiara Cilli vive a Pescara. I generi di cui scrive spaziano dal Dark Fantasy e Dark contemporaneo all’Erotic Suspense. Ama le storie d'amore intense e tragiche, con personaggi oscuri, deviati e complicati.

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Prima di parlarvi di Per Combatterti volevo fare una breve premessa, a mio avviso, obbligatoria per un genere così discusso come lo è quello trattato dalla Cilli  con la serie Blood Bonds.
Le ambientazioni sono oscure, i personaggi borderline, se non oltre, e le vicende narrate molto forti. Non ci sono cavalieri che salvano, né eroine che redimono.
C'è una storia che è fa da fondamenta all’evoluzione del romanzo: quella di tre fratelli abusati che crescono e ripercorrono le stesse orme della famiglia, ma con uno scopo in più: la vendetta.
Nel cammino incontreranno delle donne che riusciranno a vedere tra le crepe della loro anima, ma non sempre ciò che vedranno potrà indicare la via per la salvezza.
Ci sono strade senza ritorno e anime senza salvezza.
Ai fratelli Lamaze l'anima è stata lacerata più e più volte e ciò che ne è rimasto li ha resi i mostri che sono.
Questa premessa mi serve per giustificare un mio gradimento nella lettura che non ha nulla a che vedere con la correttezza o meno di taluni comportamenti tenuti dai personaggi che, essendo di carta, restano relegati nelle pagine del libro che l'autrice ha scritto.
Detto ciò, passo a parlarvi di André e Nadyia, del secondo e penultimo capitolo della loro storia e di come un sentimento pulito possa essere sporcato dal male che divora e logora André.
In questo volume si comprenderà il motivo che ha spinto il piccolo Lamaze a rapire Nadyia, a strapparla alla sua famiglia. Poche parole che ci fanno capire come un legame possa andare al di là di due persone, come le anime siano legate su diversi piani di consapevolezza. Quello che, però, sarà ugualmente chiaro è che l'oscurità di André agirà in modo trasversale a questi piani.
Lui, l'assassino per vocazione, il torturatore per piacere, ha molti demoni che lo tormentano, un passato talmente violento che lo attanaglia ogni qual volta il suo olfatto percepisce quell'inconfondibile aroma: il sangue.
Come Henri è spezzato, come suo fratello è combattuto tra ciò che vuole e ciò che è.
Nadyia è rimasta inalterata come personaggio, mi è piaciuto molto come l'autrice abbia voluto preservare in lei quella luce di bontà e comprensione, quella debolezza che è forza fino a...
Tutte le strade conducono in un luogo e sono le nostre azioni a decidere la direzione che dobbiamo prendere. È così da sempre e anche Nadyia ne è consapevole, ma quello che non sa è quanto è profondo l'abisso in cui vive André, e lo scoprirà nel peggiore dei modi.
Ma scoprendolo non scoperchierà solo il vaso di Pandora del suo amante, troverà un significato molto più ampio e terrificante che mescolerà miele e fiele, mettendola di fronte a una scelta. Alla scelta.
Nel frattempo il legame tra Henri e Andrè si rafforzerà, mentre scoprirete un piccolo (ma mai banale, se si parla della Cilli) particolare che riguarda Armand.
Per Combatterti è un libro forte, dove il limite tra amore e odio si assottiglia fino quasi a scomparire, dove il sangue è sovrano e la violenza è sua compagna di avventure.
La determinazione di Nadyia sarà la sua forza e la sua sconfitta.
In questo capitolo  troverete un André più fragile ed esposto, non meno sanguinario, finanche combattuto.
Gli Andyia non avranno una sorte benevola, troppo lo spargimento di sangue che avvelenerà la sete di vendetta e si ritorcerà contro loro stessi.
Penserete, a ragione, che nemmeno per gli Alenri la sorte sia stata rosea, tuttavia il muro che separa Andrè da Nadyia è più spesso e difficilmente scavalcabile.
Per loro l’unica separazione plausibile è la morte.
Lo stile dell’autrice rende la lettura fluida e angosciante, ritmata e incalzante senza cali di tensione in un divenire che toglie il fiato fino all’ultima pagina.







Siamo giunti al secondo volume della seconda trilogia della serie Blood Bonds. Questi tre volumi sono dedicati alla coppia formata da Andrè e Nadyia, una coppia che, rispetto alla precedente, non riesce a entrarmi nelle grazie.
Penso che il problema, per me, sia rappresentato dal personaggio maschile. Nei libri dedicati a suo fratello, André Lamaze ci aveva offerto di sé uno scorcio molto particolare.
Ne veniva fuori l’immagine un ragazzo assolutamente privo di morale e di empatia nei confronti del prossimo. Decisamente sociopatico, portava sulla sua pelle le conseguenze delle violenze subite.
Arrivati ai libri che lo vedono protagonista, Andrè non è più lui. Innamorato e disposto al sacrificio per una ragazzina che avrebbe dovuto rendere una spietata assassina, lo abbiamo visto ammorbidirsi a tal punto da non riconoscerlo. In questo secondo volume si intravedono degli sprazzi del vecchio Andrè, ancora troppo pochi per ritrovarlo completamente.
Nadyia, invece, continua il suo percorso confuso alla ricerca di una via di fuga da una realtà che non le appartiene, scortata da un Andrè che, suo malgrado,  le fa da cavalier servente.
I due si incontrano per una improbabile coincidenza: uccidere le stesse persone. Qui Andrè consumerà la propria vendetta, in un modo a mio parere fin troppo insoddisfacente.
Visto il livello di buio che alberga nell'animo dei fratelli Lamaze, pensavo a una lunga tortura non alla rapidità che invece caratterizza la scena. Sono crudele? Sì, certo, ma se ci mettiamo nei panni di questi fratelli è  inevitabile. Occhio per occhio, è cosi sin dal primo libro. Invece l'evento è violento ma sbrigativo e  Nadyia continua a deludermi: non è più una ragazzina pura e casta, ma vorrebbe ancora esserlo con tutta se stessa restando in un limbo di comportamenti e scelte altalenanti.
Questa coppia non ha nessun futuro se non quello del sangue, e di una morte fisica di almeno uno dei protagonisti, anche se io me li vedrei bene in una pozza di sangue a uccidersi a vicenda in nome di un amore malatissimo ben sintetizzato nei loro rapporti fisici: sono accecati dal dolore, lo cercano e ne godono.
Cara Chiara, non deludermi.
Una parola per il terzo fratello Lamaze. La nostra autrice sparge indizi sul suo passato, su cosa lui abbia vissuto mentre i suoi fratellini subivano abusi, la nebbia però è ancora fitta e decisamente invitante.
A fine di questa recensione vi ribadisco un concetto. Sono libri, opere di fantasia che ci permettono di spaziare sulle più improbabili reazioni della psiche umana attraverso protagonisti costruiti ad hoc. Cerchiamo di viverli per quello che sono: libri, mezzi per evadere, non testi sacri o educativi. 




1 commento:

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