Editore: Quixote Edizioni
Serie: The Beacon Hill Sorcerer #1
Pagine: 325
Prezzo: 4,49 (E-book)
Uscita: 30
Marzo 2018
Traduttore:
Emma Donati
Sinossi:
In un mondo dove la
magia è reale e il male cammina in mezzo all'umanità, un giovane stregone è
assalito dai propri nemici, sia vecchi che nuovi.
Angelus Salvatore è
l'unico negromante in tutta Boston, e il suo nome viene sussurrato con timore
dai non-morti e dagli altri stregoni. Lui e suo fratello Isaac sono i soli
sopravvissuti all’attacco di un esercito di non-morti, durante il quale Angel
ha usato un incantesimo così potente da farlo entrare nella storia. Ora, anni
più tardi, Angel fatica a far combaciare la sua carriera come insegnante
dell’arte magica, il suo ruolo di fratello maggiore, e una fragile relazione
con un vampiro Anziano del Clan locale. Quando il ragazzo di suo fratello viene
usato come pedina in un misterioso piano per farlo uscire allo scoperto, Angel
viene trascinato di nuovo nelle vecchie ostilità che avevano alimentato le
Guerre del Sangue e portato alla morte la sua famiglia.
Chiedere aiuto ad
altri è qualcosa che Angel non può fare, e mentre è alla ricerca di indizi su
chi sta minacciando lui e suo fratello, si ritrova con il cuore sempre più
occupato da Simeon, un vampiro Anziano.
Riuscirà Angel a
scoprire chi lo vuole morto e, nel frattempo, a mantenere i propri sentimenti
al sicuro? Come può innamorarsi di un vampiro, quando la sua intera famiglia è
stata distrutta da un esercito di quei non-morti?
Nostalgia di Vampiri & Co? Questo è il libro che fa per voi!
Una
lettura appassionante, intrigante e ricca di mistero.
La
figura del negromante l'ho sempre trovata affascinante, del resto ho
iniziato a leggere Urban Fantasy grazie a Laurell K Hamilton e la sua
mitica protagonista: Anita Blake, la Risvegliante!
Può
sembrare facile creare un universo Urban Fantasy, specialmente se lo
si crea alla luce del sole, ovvero quando le creature soprannaturali
e gli esseri umani vivono a contatto l'uno con l'altro senza
sotterfugi. Un universo
praticamente su misura, dove è più semplice far combaciare tutto
alla perfezione, evitando una serie di camuffamenti per eliminare discrepanze e risultare più
credibili.
Quindi, se questo può apparire un vantaggio, il lavoro più difficile è
costruire personaggi complessi come Angel e Simeon senza snaturarli,
senza farli diventare una macchietta, senza cadere nel già letto. Ci
hanno provato in molti a creare qualcosa di nuovo e credo che questa
autrice ci sia riuscita.
Angel
è scorbutico, irriverente, freddo solo in apparenza, con talmente
tanto potere che sarebbe capace di sterminare tutti i vampiri:
“Angel
era considerato uno stregone. L'insondabile, infinito vortice di
magia che si raccoglieva al di là di questo mondo, in un mare che
scintillava di luci e ombre, mulinando e cantando… lui sapeva
usarlo. Era capace di allungare una mano, attraverso il velo, e
toccare l'infinito. E anche dentro ai tre livelli di chi usava la
magia, streghe, maghi e stregoni, c'erano delle graduatorie... La
specialità di Angel era la morte.”
La
natura di Angel è strettamente legata alla morte, era quindi
inevitabile che finisse per fare coppia con il bellissimo vampiro di
origine celtica Simeon. Sarà pure uno stereotipo, ma il bel vampiro
è una delizia per gli occhi ed è la prima volta che ne leggo di uno
che parla in celtico:
“Coperto
da disegni di tatuaggi antichi e cicatrici di quando
era ancora vivo, era in tutto e per tutto un guerriero. Il
sofisticato James Bond non-morto della notte prima era scomparso e al
suo posto c'era un uomo selvaggio e indomabile, al di là della
mancanza di un cuore che gli battesse nel petto.”
Sono
praticamente due anni che Simeon sta spettando che Angel si accorga
di lui; è sempre rimasto nell'ombra a vegliare sul ragazzo,
aspettando il momento giusto per farsi avanti.
Per
Angel, invece, le cose sono diverse: costretto a crescere in fretta
dopo aver perso tutta la famiglia, tranne il fratello minore Isaac, Angel non ha il
terrore di lasciarsi andare e mostrarsi fragile:
“Per
anni, era stato solo. Anche quando Isaac viveva con lui, era solo.
Essere una figura paterna e un fratello maggiore gli aveva lasciato
poco tempo per piangere il suo lutto e non era rimasto nessuno a cui
rivolgersi dopo che la sua famiglia era morta.”
Essere
protetto da qualcuno, e non il protettore di qualcuno, è una cosa
nuova per Angel; vedere questo pungente, giovane uomo alle prese con
una creatura centenaria, elegante, ma anche tanto dolce e pacata come
Simeon è davvero una delizia. Angel non ha peli sulla lingua - adorabile nella sua sfrontatezza! -, non ha paura di nessuno, sa di
essere potente, ma quando ad essere in gioco è il proprio cuore le cose si fanno più complesse:
“...concedere
il proprio cuore a qualcun altro lo lasciava tanto terrorizzato
quanto affamato di qualcosa del genere. Un appassionato desiderio
correva nel suo petto, e gli occhi gli pungevano per le lacrime.
Voleva, malgrado tutti i suoi sforzi, appoggiare la testa, il cuore e
i propri guai sulle larghe e robuste spalle del vampiro Anziano, e
semplicemente permettersi di esistere... Respirò attraverso il
dolore e il rimpianto, il terrore e l'orrore, la devastante tristezza
che lo perseguitava ogni volta che mostrava debolezza e la lasciava
sfuggire alla sua guardia. Passava le giornate come se il passato
fosse solo tale, perso per sempre e da dimenticare. Se avesse
indugiato sulla propria agonia per la perdita che aveva subito, non
si sarebbe più rialzato.”
Ci
sono altri personaggi intriganti in questo libro, per esempio mi è
piaciuto tantissimo il Signore dei Vampiri, Bastien, il capo di
Simeon per capirci, e spero tanto che si vada a mettere con chi penso
io...
Anche
l'amica/socia di Angel mi è piaciuta tantissimo: le conversazioni
via messaggio tra i due sono esilaranti, come lo sono anche i momenti
in cui si abbandonano entrambi al turpiloquio!
Ora
non vedo l'ora di leggere il seguito del libro perché, credetemi, l'universo creato dalla Himes mi ha conquistata!
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