Genere: M/M; Dark ROmance; Erotic Thriller
Editore: Self Publishing
Pagine: 290
Prezzo: € 4,99 ebook - € 11,79
Uscita: 11 dicembre 2017
Sinossi:
Tristo: assassino professionista. Dio del sesso. In materia di
uomini, ha gusti molto particolari.
Misha: senza gambe. Terrorizzato dal mondo. Ha esaurito da un pezzo
la fiducia nel prossimo.
Tristo è un killer
assetato di sangue e la cosa non gli dispiace affatto. Gay in un mondo di
centauri fuorilegge, è pronto a disfarsi di qualunque omofobo si azzardi a
mancargli di rispetto. Vive di sesso occasionale, distruzione e spargimenti di
sangue.
Tuttavia, dentro di sé,
cova da sempre una brama inespressa che non può trovare appagamento. Quando per
caso si ritrova a salvare il ragazzo più sexy mai visto in circolazione,
capisce che non può lasciarlo andare; anche se questo vuol dire soffocare un uccellino
dalle ali spezzate che incomincia appena a uscire dal nido.
Quando un uomo mascherato
e coperto di sangue lo salva da una lunga prigionia, Misha non sa se
ringraziarlo o pugnalarlo e tentare la fuga. Tristo non è il tipo di persona
che accetta rifiuti, e il ragazzo teme di essere più in pericolo fra le sue
grinfie che durante tutti quegli anni all’insegna di umiliazioni e violenze
sessuali.
Per quanto spaventoso,
però, Tristo è anche un animale di indubbio fascino e, quando scopre il potere
che esercita su di lui, Misha si domanda se non valga la pena di provare a
domarlo. Peccato che costruire un futuro insieme sia come mettere in piedi un
castello di carte, se alle calcagna si ha un pazzo come Zero, il signore del
crimine che ha già distrutto una volta la sua vita.
Basterà la ferocia del
centauro assassino a sterminare i mostri del passato di Misha?
Veramente tosto questo
quarto volume della Merikan, decisamente non per tutti i palati e mai titolo fu
più appropriato di questo!
Come sempre il libro è
incredibilmente sexy, truculento e violento, ma anche molto introspettivo e
quasi delicato. Come può essere delicato un libro il cui protagonista è un
killer senza pietà, che alterna momenti di estrema lucidità ma sempre al limite
della sociopatia?
Sinceramente non lo so, ma
Tristo è Tristo, punto.
Non sono un'amante del
dark romance propriamente detto e mi piacciono i libri delle Merikan perché
secondo me non sono propriamente dark. Certo non sono libri per educande, il
sangue scorre a fiumi e i cattivi sono talmente cattivi da far sembrare Tristo
un chierichetto!
Il punto di forza di
questa serie sono le tragedie che hanno colpito i protagonisti e che li hanno
resi quello che sono, i libri sono animati da una vena decisamente sadica, che
lascia cicatrici indelebili sui corpi e le menti dei loro protagonisti.
C'è chi le porta incise
sul copro, come nel caso del giovane Misha, oppure nel cuore, come nel caso di
Tristo.
Misha e Tristo sono come
il giorno e la notte. Misha è insicuro, incapace di difendersi, viste le sue
condizioni fisiche; Tristo è un uomo imponente, bellissimo e letale, con il
coltello facile.
Tristo ovviamente non è il
suo vero nome; ha deciso di farsi chiamare così perché lui è come il Tristo
Mietitore; quando indossa la sua maschera mortale non c'è scampo per nessuno.
Ha anche un cuore però,
che batte per Misha dal primo momento in cui lo ha visto via web.
Nel suo passato è nascosto
il segreto del suo feticismo per gli arti amputati, logico che Misha fosse il
non plus ultra per lui:
Misha non vorrebbe essere
definito solo come un povero disabile, ma ormai si vede solo come un ragazzo
prigioniero di quella maledetta sedia a rotelle... La sua mente vivace,
intelligente e curiosa l'ha messo in contatto con le persone sbagliate, cadendo
nelle grinfie di mostri senza scrupoli sul dark web. Ora che è costretto su una
carrozzina non crede più di avere un futuro: desidera fortemente la libertà ma
ne è anche terrorizzato. Il mondo è ancora troppo pericoloso per lui, e che
dire di questo angelo della morte che sembra volerlo solo per i suoi moncherini?
Per Tristo, Misha, è un
bellissimo uccellino con le ali rotte che solo lui può aggiustare:
“Le ali di Misha non erano rotte. Erano amputate, e non sarebbero mai più ricresciute. «Non puoi aggiustarmi». Tristo si avvicinò lentamente, il respiro di nuovo calmo e lo sguardo puntato nel suo. «Balle. Ti serve solo qualcuno che si prenda cura di te ».”
L'insistenza
di Tristo farà breccia nel cuore di Misha, ma prima che ciò accada i due
dovranno imparare a fidarsi l'uno dell'altro; Tristo dovrà andarci piano con le
avance e Misha dovrà capire che Tristo lo vede davvero, non solo i suoi
moncherini:
La narrazione
è in terza persona ma dal punto di vista di entrambi rende il romanzo molto
scorrevole, permette di mettersi in sintonia con entrambi e lascia anche il
giusto distacco dalle scene più macabre. C'era il rischio di rendere troppo
cupo il romanzo, ma l'intramezzo idilliaco in mezzo alla foresta per i due
protagonisti aggiunge dolcezza e romanticismo alla storia. Tristo e Misha sono
semplicemente perfetti l'uno per l'altro:
La parte
finale del libro è come sempre una botta assoluta di adrenalina, esplosioni,
salvataggi e la furia implacabile di Tristo che si riversa su tutto e tutti!
Sembra proprio che L'Angelo della Morte abbia finito il suo compito, almeno per
il momento...
Nessun commento:
Posta un commento