Genere: Thriller
Editore: Newton Compton
Pagine: 388
Prezzo: € 8,99
Uscita: 5 febbraio 2019
Sinossi:
Anno del Signore 1625. A Roma governa Urbano VIII,
Milano è sotto il dominio spagnolo. Girolamo Svampa, sempre più deciso a chiudere
i conti con il suo nemico mortale, Gabriele da Saluzzo, viene coinvolto
nell'indagine più pericolosa della sua vita. Il rapimento di una benedettina,
figlia del fedele bravo Cagnolo Alfieri, lo porta nella città ambrosiana, dove
si imbatte in due enigmi. Il primo riguarda il cadavere pietrificato di una
religiosa. Il secondo una monaca murata in una cripta per aver commesso crimini
innominabili: suor Virginia de Leyva, la celebre Monaca di Monza. Quest'ultima
sembra informata su particolari che potrebbero svelare il mistero della
pietrificazione, e inizia a esercitare sull'inquisitore un pericoloso
ascendente. Vittima dopo vittima, incalzato dal cardinale Federigo Borromeo − e
aiutato da Cagnolo, dall'enciclopedico padre Capiferro, ma soprattutto dalla
bella e audace Margherita Basile − lo Svampa scoprirà che il segreto della
trasmutazione in pietra risale alle avventure occorse a un pellegrino in
Egitto. E ritroverà sulla sua strada un rivale abilissimo che potrebbe
risultare impossibile da sconfiggere.
Marcello Simoni non delude mai: posso assicurarvi
che “La prigione della monaca senza volto” è un capolavoro di scrittura e
ingegno creativo. In questo volume continuano le avventure — o meglio
disavventure — di Girolamo Svampa e Capiferro.
Gli eventi narrati spaziano dall’Italia del 1625
all’Egitto del 1616, dove un ragazzino apre una cassa misteriosa. In seguito
alla fuga di Gabriele da Saluzzo, lo Svampa è determinato a fargliela pagare
per i crimini commessi contro suo padre, ma la Santa Inquisizione non intende
procedere. Nel suo ufficioso inseguimento verso Milano, Fra’ Girolamo si
imbatte in un crimine efferato che vede coinvolta la figlia di Cagnolo, il
bravo dello Svampa: la ragazza è stata rapita nella stanza del convento dove
vive.
Inizia così l’indagine senza fine dello Svampa con
la ricerca di prove tangibili e utilizzabili nel Santo Tribunale. Fra’ Girolamo
è ostacolato dal Viaggiatore, altro protagonista del precedente volume, che
gioca un ruolo fondamentale nella narrazione, ma la vera protagonista della
storia è la monaca senza volto, come suggerisce il titolo. La donna è una
figura emblematica che aiuterà lo Svampa nella sua indagine grazie alla sua
capacità di leggergli dentro.
Tuttavia, gli ostacoli sono molti, primo fra tutti
il ritrovamento di una monaca tramutata in pietra.
La narrazione è pervasa da un senso di vendetta e
incredulità riguardate gli avvenimenti che l’autore riesce a raccontare
magistralmente. L’intreccio narrativo conquista il lettore; stile e contesto
storico lo catapultano a Milano insieme ai protagonisti della storia. L’uso di
termini arcaici e aulici rende la storia più accattivante e permette al lettore
di vivere il Seicento inquisitore.
Consigliatissimo!
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