Genere: Romanzo contemporaneo
Editore: Self Publishing
Pagine: 270
Prezzo: € 2.43 (e-book)
Uscita: 11 maggio 2016
Sinossi:
Camilla ed Eva gestiscono un relais in Toscana
insieme alla madre Beatrice. Le due ragazze sono nate a Buenos Aires e si sono
trasferite in Italia dopo che i genitori hanno divorziato. Sono molto legate,
amano il casale in cui vivono, adorano la loro coraggiosa e forte mamma e il
suo nuovo compagno. Non hanno invece un buon rapporto con il padre, uomo
sfuggente e problematico.
Camilla è una ragazza acqua e sapone. È single, non
segue la moda, indossa sempre comode scarpe da ginnastica ed è a dieta perenne.
Fresca di laurea in economia, è un tipo decisamente pratico e disciplinato. Nel
tempo libero studia danza, grazie alla quale ha perso dieci chili, e la insegna
anche ai bambini.
Eva adora la moda, mangia smisuratamente senza mai
aumentare di un etto, le piace flirtare anche se ha un fidanzato storico, odia
la disciplina e sogna di fare la cantante.
Un problema affligge il casale da qualche tempo:
dopo aver passato anni gloriosi, gli affari vanno malissimo; lo chef, alla
guida della cucina da due anni, non raccoglie consensi tra i clienti e la
reputazione del relais è ormai compromessa. Per superare la crisi occorre
trovare un nuovo chef; tra i candidati possibili spunta Tommaso, per cui
Camilla aveva una cotta a quindici anni, quando era goffa, timida e
cicciotella. Il giovane chef difatti sta per tornare da San Francisco e solo
l’idea del suo arrivo farà tremare più di un cuore! Ma questa non sarà l’unica
sorpresa nella vita delle ragazze…
Amo iniziare la mia personale stagione estiva con
un romanzo ambientato in Toscana! È una delle regioni più belle e ricche di
suoni, profumi e colori che abbiamo. L’adoro e ci vado spesso in vacanza. Un amore di chef è ambientato a
Belfiore, vicino a Firenze e lascia passare tra le righe tutte le immagini che
il paesaggio toscano riesce a offrire. Camilla, la protagonista, gestisce un
agriturismo con la madre e la sorella. Ha scarsa fiducia in sé e soffre
d’inferiorità nei confronti della sorella più grande. Ha sempre avuto un
rapporto non buonissimo col proprio corpo e con il cibo ed è sempre stata molto
timida. Nella sua vita e nella routine quotidiana dell’agriturismo irrompe
Tommaso, un vecchio amico d’infanzia che nel frattempo è diventato uno chef. Il
loro rapporto, inizialmente solo lavorativo, evolve prima in un’amicizia sempre
più profonda fino a diventare amore vero nella parte finale del romanzo. Il
tutto è accompagnato dalle vicende dei personaggi secondari, che sono numerosi,
e da un viaggio pieno di gusto e profumi nella cucina tipica della regione,
talvolta delicatamente reinterpretata.
Metto subito in chiaro che nel suo complesso il
romanzo mi è piaciuto e che invito tutte le persone che amano le storie
romantiche dal profumo estivo a leggerlo. Il ritmo della storia è brioso, ma ho
trovato lo stile dell’autrice un po’ strattonato. Molto spesso si passa da una
scena all’altra non in modo armonioso, ma piuttosto meccanico e i lunghi elenchi
di ingredienti e la descrizione fin troppo accurata delle fasi di preparazione
dei piatti non giovano in questo senso. Forse l’introduzione di più dialoghi effettivi
al posto di tanti discorsi indiretti avrebbe alleggerito il tutto. Ho notato
poi qualche refuso, niente di particolarmente grave, e un paio di errori
grammaticali (quelli sarebbero proprio da togliere!). Non che abbiano influito
sul mio giudizio. La storia è fresca e carina, anche se è talmente carica di
personaggi ed eventi da far perdere di vista l’obiettivo principale: la storia
d’amore tra Camilla e Tommaso. Ogni personaggio meriterebbe uno spin off a parte, invece, fatta
eccezione per i protagonisti assoluti, si ha l’impressione che siano solo
abbozzati, mostrati più che dati.
L’autrice ha delle buone idee e una penna
proficua. Sa cogliere particolari e sfumature, lavorare sui sensi e penetrare
nei pensieri del lettore. Conosce bene la psicologia femminile e crea effetti
di luce e ombra grazie all’una e all’altra delle sue creature. La stoffa c’è,
senza dubbio. Personalmente la leggerò ancora.
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