Genere: Romance storico
Editore: Self Publishing
Pagine: 155
Prezzo: € 1,49
Data di
uscita: 4
ottobre 2018
Sinossi:
Fulvio era la trasparenza, la dolcezza, il
chiarore dell’estate. Era il calore di un sole che tramontava piano sulla
campagna, la stessa dove eravamo nati e cresciuti.
Era un bicchiere di primavera eterna.
Invece, in me c’erano anche il grigiore
dell’inverno e le notti senza fine dell’autunno. Io avevo bisogno di tutte le
stagioni.
Alma Libera Tondelli somiglia al suo nome: uno
spirito fatto di vento. Nata in un piccolo paese di campagna, tra leggende
contadine e pregiudizi, il suo destino è essere una moglie, magari di un
ragazzo dagli occhi buoni che la ama da sempre. Ma in Alma ci sono il fuoco,
l’irrequietezza della ribellione e la voglia di scoprire il mondo. Chi può
diventare? Cosa arde dentro di lei? Dalle campagne emiliane del dopoguerra alla
Roma del Sessantotto, tra passioni sbagliate e palcoscenici di teatri,
muovendosi tra personaggi folli e indimenticabili, Alma cercherà se stessa e la
sua vera strada, provando a dimenticare il suo difficile passato. Al suo fianco
Adriano, sognatore e inquieto, Claudio, geniale e dolcissimo, Amabile e
Marcella, ribelli e innamorate. Un amore silenzioso, però, la accompagna, le
sue radici sono profonde e vengono da lontano.
Un sentimento più forte di tutto e destinato a non
arrendersi.
Avvertenza per i lettori:
questa è la seconda edizione rivista e aggiornata del romanzo già pubblicato
nel 2015 con casa editrice e con il medesimo titolo. Contiene scene inedite.
Ho iniziato a leggere Il posto del mio cuore
con il cuore trepidante. La scrittura della Pigozzi è sempre un toccasana per
la mia anima, ma questa volta qualcosa, durante la lettura, mi ha innervosita.
Ecco perché mi ritrovo a scrivere la recensione qualche giorno dopo aver chiuso
il libro: ho lasciato sedimentare le emozioni, a tratti contrastanti, per
comprenderle a pieno.
Siamo nel secondo dopoguerra, quando l’economia
cerca di riprendere, eppure la mentalità è ancora intrisa di tabù, chiusa e
poco incline ai cambiamenti che, invece, i tempi richiedono.
La narrazione è così fluida e incalzante da catturare
l’attenzione, che si focalizza sui sentimenti e sugli stati d’animo della
protagonista, piuttosto che sull’ambientazione. Alma Libera è l’eroina del
romanzo, colei che vi farà perdere il senno, gridare “no” un milione di volte,
e magari spegnere l’e-reader per attendere che la rabbia passi! Mentre mi
immergevo nei suoi tormenti, nelle sue passioni dirompenti e nella sua eterna
ricerca di serenità, ho dimenticato di collocare la sua “ribellione” nel giusto
contesto. Infatti Alma è un’anima libera che è costretta a seguire le rigide
regole di una famiglia bigotta (normale per quei tempi), che non dà importanza
alle ambizioni, ai sogni di una figlia dalla mente aperta, assetata di sapere e
di vita. È inevitabile, così, che gli errori diventino infiniti e la strada da
percorrere sia buia, intervallata ogni tanto da qualche bagliore ingannevole di
gioia, pace, serenità.
Nel marasma di viaggi, lavori e hobby, un ragazzo
rimane il suo faro nella tempesta. Fulvio è un giovane uomo paziente e
caparbio, dolce e previdente, l’unico in grado di accettarla per quello che è e
amarla con tutto se stesso. Alma, tuttavia, non è pronta. Non sembra mai essere
pronta per niente, solo per quello che sembra essere emozione e che, invece, la
ferisce. Le tenebre chiamano tenebre e la luce rimane un miraggio lontano e
faticoso da raggiungere. Cosa sceglierà di fare della propria vita questa anima
inquieta e ribelle? Troverà la pace dove l’ha persa, o scapperà cercando una se
stessa che forse non esiste più?
Scrutando Alma attraverso gli occhi e l’amore di
Fulvio, ho finalmente compreso il modo di agire di lei: la sofferenza di Alma è
dettata da una semplice – anche se semplice non lo è affatto – fuga dalle
imposizioni e dalle catene. Alma si trova a percorrere un percorso obbligato
per una donna che vuole molto di più di ciò che le viene proibito, senza il
beneficio del dubbio che, probabilmente, le avrebbe permesso di raggiungere la
serenità, senza dover passare attraverso la sofferenza e il tormento di non
sentirsi bene con se stessa. Ma si sa che le cose belle richiedono forza e
coraggio, difficoltà e rischio in una dose, purtroppo, imprevedibile.
Mi sono ricreduta sui dubbi iniziali: questo è un
romanzo da leggere e da assaporare con lentezza e passione… la stessa passione
che l’autrice ha messo tra le righe!
Grazie di cuore ragazze! Questo romanzo è un po'particolare, ha una lunga storia ma per me rappresenta tanto. Felice che lo abbiate letto :)
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