Recensione: "NOIR. UN AMORE PROIBITO" di Elisa Gentile

Genere: Dark Romance

Editore: Newton Compton

Pagine: 288

Prezzo: 1,99 (E-book)

Uscita: 4 dicembre 2018

Dall'autrice di Mi manchi, ti voglio, ti perdono

Siamo l’uno il mondo spezzato dell’altra. Amarsi è l’unica via d’uscita.

Sinossi:
Riaprendo gli occhi, Marco non ha visto altro che l’odio. Tutto si è colorato di nero, non c’è alcuna ragione perché qualcosa possa tornare come prima: lui la odia. Gresia non ha potuto reggere quel dolore assordante al petto: tutto è cambiato, da allora e lei ha deciso di scappare senza lasciar traccia. Né un biglietto. Né un numero di telefono, solo il vuoto che sa di lei.
Lontano da Marco e da Sebastian scopre una nuova se stessa, scopre di avere ancora tanto da dare, ma scopre anche di dover combattere, lottare con tutte le sue forze per prendersi ciò che è suo: la vita. Ritrovarla è stato facile, per Sebastian: tenersela stretta, adesso, sarà la vera sfida, perché Gresia ha ancora dei segreti, perché Gresia si porta dentro il peso di tanto dolore e ha il coraggio di volerlo affrontare. Marco potrebbe essere una via d’uscita, ma se non bastasse?
Restano pochi mesi, poi pochi giorni, poche ore, e l’incantesimo si spezzerà: niente sarà mai più come prima.

La serie Noir è così composta:
1. Noir. Una perfetta bugiarda
2. Noir. Un amore proibito

Tutto il casino fatto per averti, per questo amore che era un frutto acerbo, e adesso che ti voglio bene io ti perdo
(Eduardo De Crescenzo)

A distanza di quasi sette mesi mi ritrovo ancora una volta con un titolo di Elisa Gentile tra le mani: “Noir: Un amore proibito" è il seguito di "Noir: Una perfetta bugiarda". Quando mi è stato chiesto se volevo leggerlo ho detto di sì, subito. Durante la lettura del primo romanzo mi ero sentita defraudata, se mi passate il termine, perché non ero riuscita a provare emozioni travolgenti. Ci rimasi malissimo dal momento che con altri titoli Elisa, le emozioni non sono mai mancate. Per questo motivo ho voluto dare una seconda chance alla trilogia Noir.

Non posso svelarvi nulla, non amo fare riassunti delle storie che i lettori si accingono a leggere, ma mi preme darvi delle indicazioni su Marco e Gresia, i due protagonisti, e posso assicurarvi che scoprirete sfaccettature inedite dei loro caratteri.

In questo romanzo la loro vita si è ribaltata del tutto e questo porterà a nuovo dolore, nuovi tormenti. Non posso nascondevi che vi affliggerete, vi arrabbierete, piangerete e gioirete, per poi innervosirvi ancora per tutto ciò che i due affronteranno.

Elisa ha creato una trama ricca di conflitti, di contrasti che non lasciano indifferenti tutti gli attori sulla scena e i lettori.

Sorprende, a tal proposito, anche il modo in cui riesce a gestire i personaggi, ribaltandone i ruoli. Infatti, le maschere cadono, altre vengono tirate su per proteggere cuori troppo afflitti dal rancore e dalla paura. E allora Gresia, apparentemente fredda ed egoista, cede ai propri sentimenti, mentre Marco si irrigidisce, ormai fiaccato dalla sofferenza, e da voce a un lato del suo carattere più spietato, ma non meno afflitto.

Ma siamo a il capitolo che precede la fine di questa vicenda, quindi nulla sarà celato: le loro lotte, il loro odio, il loro amore, tutto verrà messo in mostra. Con le carte sul tavolo l'unica domanda è: chi vincerà? E soprattutto, ci sarà un vincitore?

Questo spetta a voi scoprirlo. In questo secondo round ho ritrovato lo stile di Elisa così come l’avevo conosciuta nella “Trilogia delle bugie”: una penna graffiante e dura, inclemente. Bravissima anche a arricchire la trama di personaggi secondari, ottimamente caratterizzati. Se devo dare un 10 e lode a uno dei protagonisti di questo Dark, infatti, sicuramente lo attribuisco a Sebastian Maxwell. Il suo essere padre, il suo voler riavere un po’ di quella felicità perduta, il suo immenso amore, fanno di questo personaggio l’uomo per eccellenza, degno di tale nome.

Ho apprezzato molto questo volume, ma non riesco ad empatizzare completamente con i due eroi, forse troppo lontani da me e dalle mie esperienze, e quindi a provare in pieno le emozioni che la Gentile ha voluto trasmettere, pur riconoscendole le doti che fanno di lei una autrice capacissima.

Vi ringrazio per l'attenzione e vi saluto con una frase di Elisa, che ben racchiude il rapporto tra i protagonisti, che spero possano raggiungere il sospirato lieto fine che meritano e che tutti i lettori si aspettano, che io mi aspetto.