Recensione in Anteprima: "RUKUS - SENZA REGOLE (Sinners of Saint, #2)" di L.J. Shen.








Genere: Contemporary Romance
Editore: Always Publishing
Serie: Autoconclusivo
Pagine: 
Prezzo: € 
 Uscita: 13 Febbraio 2019








Segreti, bugie, passione, un amore tenuto nascosto per undici anni che sfida il tempo e il destino.

Per Rosie, Dean Cole è un amore proibito.
Nonostante cerchi di vivere ogni istante al massimo, una salute precaria tiene Rosie LeBlanc lontana dagli altri come un muro invisibile, perché lei è consapevole che un giorno tutto potrebbe esserle strappato via.L’unico ragazzo che sia mai stato capace di farla sentire realmente viva è allo stesso tempo l’inesorabile promemoria che l’orologio dentro di lei continua a scorrere.L’unico ragazzo capace di farla sentire realmente viva è un desiderio proibito per Rosie, perché tanti anni prima è stato il fidanzato della sua amata sorella.
Per Dean, Rosie LeBlanc è una stella catturare.
Ricco, affascinante e selvaggio, Dean “Ruckus” Cole ha il mondo ai suoi piedi e conosce un solo modo di vivere: senza regole.Il suo equilibrio fatto di eccessi viene sconvolto quando nella sua vita torna l’unica ragazza capace di infiammargli la mente e il cuore, l’unica ragazza a cui abbia mai dovuto rinunciare.Insolente, spavalda, bella da morire, Rosie è come una stella per Dean: fulgida, effimera e inafferrabile nella sua bellezza. Ma ora ha una seconda possibilità per conquistare la sua luce, ed è determinato a non farsela sfuggire.Dean è pronto a una battaglia senza regole, persino se i suoi avversari saranno il destino, il tempo, e i demoni del suo stesso passato.



ALESSIA MALINCONICO

Sono reduce da un terremoto, di quelli che scuotono le fondamenta, travolgendo tutto. Demolita. È a questo che ci si riduce dopo un romanzo della Shen.
Nell’ultimo mese ho bevuto come fosse ambrosia ogni singola parola dei suoi libri ancora inediti in Italia, godendo di quel romanticismo così vero nelle sue sfaccettature agrodolci e di quella vena latente di crudeltà che tanto contraddistingue la sua penna.
Dopo un inizio un po’ sottotono, pezzo cruciale della tela intrecciata dall’autrice, il romanzo si sviluppa in un crescendo di disperazione, mistero e angst.
Conosciamo Rose, sorella di Millie, protagonista del primo libro della serie Sinners of Saint:

“La prima volta che avevo notato Dean Cole nel corridoio tra l’ora di trigonometria e quella di inglese, avevo capito che sarebbe stato qualcosa di più di una cotta da liceale. Se lui fosse stato mio, non lo avrei lasciato andare. E questa, già di per sé, era un’idea pericolosa, con cui non potevo permettermi di trastullarmi. Vedete, il mio orologio cammina più veloce. Non sono nata uguale a tutti gli altri. Io ho una malattia. A volte la sconfiggo. A volte lei sconfigge me. La Rosa che tutti amavano stava appassendo, ma nessun fiore vuole morire davanti a un pubblico.”

Rosie ci viene presentata come una donna di ventotto anni con un forte desiderio di libertà e indipendenza, intrappolata nella debolezza del suo corpo, nella sua malattia. Come ben ricorderete, la piccola LeBlanc è affetta da fibrosi cistica, una malattia debilitante che costringe a un controllo molto attento della propria vita per evitare riacutizzazioni e non garantisce una sopravvivenza a lungo termine. Un argomento ostico da trattare, ma narrato con lo stile unico di questa autrice: con parole delicate, ma di una potenza emotiva sconvolgente.

Dean, invece, è il protagonista maschile per eccellenza: sferzato dai duri colpi della vita, ma comunque solido e un grande tenerone.

“ [...] mi aveva procurato il soprannome Ruckus, Putiferio, due anni prima nei corridoi della All Saints. Perché lo ero. Ero il caos, scatenavo l’anarchia ovunque andassi.”

Contrariamente a Vicious, eroe del libro precedente, Dean non è pura e cruda malvagità. Il suo lato oscuro emerge nelle vesti di una forte dipendenza dall’alcol e dalla droga, alimentata da situazioni lasciate in sospeso e misteri irrisolvibili. Ed è probabilmente su questo punto che la Shen ci concede un po’ di respiro dal realismo delle sue pagine: il tutto viene superato un po’ troppo facilmente per un tossicodipendente.

“Questo ufficio era un guscio, proprio come il mio aspetto. Questo ufficio non mi rappresentava. Proprio. Come. Il. Mio. Aspetto.”

Quella tra Rosie e Dean è un’alchimia potente, un amore che trascende i limiti del tempo e sfida la morte. Il destino ha giocato con le carte dei due ragazzi, trascinandoli in un turbinio di segreti, vendette e dolori. Lo stesso fato li riavvicina undici anni più tardi, ma il passato incombe e il presente artiglia i cuori dei due innamorati.

“Cosa ti fa sentire viva? Giocare con un fuoco di tipo differente. Commettere errori. Riconoscerli. Risponderne a me stessa. Prendermi quello che voglio e dire che è mio. Anche se non è vero. Anche se so che non potrà mai esserlo.”

Ammetto di aver preferito di gran lunga la seconda parte del romanzo, dal ritmo più incalzante, quando i tasselli del puzzle sapientemente costruito dalla penna della Shen cominciano a trovare il loro posto. Verità sconvolgenti vengono rivelate e, in un effetto domino, travolgono Dean e la sua amata Rosie.

Soffrirete con Rosie, con l’ingiustizia che la accompagna sin dalla nascita; vi commuoverete alle parole di Dean, ai suoi tentativi di demolire quei muri che la sua Baby LeBlanc ha eretto attorno al suo cuore; piangerete di rabbia, di invidia, di dolore.

“«Sto per riscrivere le pagine della nostra maledetta storia, tesoro.»”

Ma ne sarà valsa la pena, perché un romanzo è un viaggio, è una scoperta, e “Ruckus. Senza regole” è tutto questo e di più.

È difficile parlare di un libro così ricco di significati, di emozioni e sfaccettature senza lasciarmi scappare parole troppo rivelatrici.

Avrei potuto riassumere la recensione in un unico invito, ed è così che voglio concluderla: leggetelo! Non c’è bisogno di qualcuno che ve ne parli, saranno le pagine e l’inchiostro a farlo.




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